B.Ferrara scrive: “Mezzo di rosso ai gobbo”

Ero dal vinaino a farmi un panino (qualche anno fa)

Entra una coppia di turisti francesi sulla quarantina dall’aria molto rive gauche.

Dice il cameriere: “Prego, vi potete accomodare là”

Loro: “merci”

“E son francesi” urla quello dietro al banco.

“Francesi?”, chiede il cameriere.

“Oui”, dicono loro.

Il ragazzo indica il grande poster della viola appeso alla parete.

“Frey, Frey”

“…” i due non capiscono

E lui allora indica il portierone con la maglia gialla: “Frey, por-ti-ere”

“…” nulla

Quello dietro la bancone interviene: “Frè, Freì, Fr…”

I due scuotono la testa.

Il ragazzo riprende in mano la situazione: “Quan-ta Fi-ha ci avre-i coi ca-pel-li di Frey”, sentenzia scandendo le parole e mimando prima un seno femminile e quindi indicando i capelli platinati del portiere.

I due turisti non sanno cosa dire, non capiscono e quasi si scusano.

Il ragazzo non sa più cosa fare: “Ma un vu lo conoscete? O com’è? Boh, Platini lo conoscete?”

Il francese finalmente sorride, come per dire ecco un parola che conosco.

Il ragazzo scuote la testa e cambia espressione: “Da bere, va bene vino rosso?”

“Oui, rouge, merci”.

“Gianni, mezzo di rosso ai gobbo”.

Fine

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