Che Aquilani non vantasse la stessa tenuta di fisica di Javier Zanetti era noto a tutti gli amanti del calcio italiano. Pensare che dopo 6 giornate avesse potuto giocare solo 10’ minuti non lo credevano nemmeno i tifosi più pessimisti. La realtà dei fatti però è proprio questa: pochi minuti contro l’Udinese nella prima giornata ed un assist per Jovetic che è rimasto impresso negli occhi del pubblico. I primi mesi in riva all’Arno del centrocampista romano si possono analizzare sulla falsa riga della sua carriera: presenze in campo spesso ridotte ma qualità sopraffina che delizia i palati più esigenti. Il buon Alberto ha superato le 30 presenze in campionato in due occasioni soltanto: nel 2003-04 quando indossava la maglia della Triestina e nel 2010-11 quando era in forza alla Juventus. Una serie di infortuni a catena ha frenato la fase ascendente della sua parabola calcistica; un vero e proprio attentato al gioco del calcio viste le sue qualità. Sì perché il ragazzo non esalta il pubblico con giocate individuali nello stretto, esteticamente belle ma spesso fini a sé stesse, ma sa colpire con lanci centellinati e con conclusioni dalla distanza che terminano in gol.
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Aquilani, il rischio preventivato
I tanti problemi fisici del numero 10, Montella…(COMMENTA)
E’ arrivato a Firenze dal Milan via Liverpool per legarsi alla causa viola con la quale condivide l’obiettivo principale: il rilancio definitivo. Pradè ha condotto un’operazione degna del mio miglior broker che opera in Borsa e la mediazione di Macia è stata determinante per l’ottima riuscita dell’affare. L’arrivo del centrocampista che ha scelto la maglia numero 10 ha diviso il pubblico proprio a causa della sua fragilità. Gli uomini di mercato viola, non proprio due ultimi arrivati, hanno operato anche alla luce di questo spiacevole inconveniente: hanno fornito una nutrita schiera di alternative a Montella. Infatti il mister gigliato fino ad oggi ha rimediato all’assenza con Romulo e Migliaccio che non hanno certo disdegnato; in particolare ha colpito tutti il "recupero" del brasiliano che ora sogna la maglia azzurra (clicca qui). La legge non scritta vuole che Alberto scenda in campo solo quando è al 100% per garantire prestazioni consone al suo potenziale e per non rischiare inutili ricadute che danneggerebbero il suo utilizzo. Va in questo senso la scelta di non farlo giocare contro il Bologna Domenica prossima ma di sfruttare la sosta per le Nazionali per farlo recuperare al meglio in vista della trasferta di Verona contro il Chievo. Solo allora Firenze potrà vedere il trio Pizarro, Borja Valero e Aquilani e gustarne le opere che disegnano in mezzo al campo...
STEFANO ROSSI
@StefanoRossi_
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