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Antonio e Paolino: le bandiere… senza portafoglio. E quelle polemiche sull’Unico 10…

Sarebbe stato un delitto sportivo non vedere più Antognoni e Maldini alla Fiorentina e al Milan. I due, però, hanno poteri limitati nei rispettivi club

Stefano Niccoli

Corteggiati e, finalmente, riabbracciati. Ci è voluto più del previsto, ma alla fine Giancarlo Antognoni e Paolo Maldini sono tornati a "casa". Il primo alla Fiorentina, il secondo al Milan. Sarebbe stato un delitto sportivo non vederli più a tinte viola e rossonere. Antonio è diventato club manager, Paolino direttore sviluppo strategico area sport.

Tutto molto bello e romantico. Peccato, però, che l'ex numero dieci e l'ex numero tre abbiano poteri ridotti nei rispettivi club. Soprattutto Antognoni. Il suo ruolo è di rappresentanza, oltre che di collegamento tra la squadra e la dirigenza. Nessuna voce in capitolo sul mercato, tema di competenza di Freitas e Corvino. Alcuni tifosi lo vorrebbero presidente, altri, invece, lo tirano in ballo nella contestazione a società e proprietà. Posizione dalla quale ci dissociamo, perché la Storia parla da sé...

Se Atene piange, Sparta non ride. Maldini è tornato al Milan nell'estate 2018, poco dopo l'insediamento del fondo Elliott. In questi mesi il dirigente rossonero ha fatto da spalla a Leonardo, specialmente in sede di mercato. La sua utilità fin qui è stata limitata. Alcuni supporter del Diavolo speravano che il suo peso a Milanello fosse maggiore, per questo hanno già bocciato il suo operato.

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