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Antognoni: “Perché non lavoro in Fiorentina? Me lo chiedo anche io…”

L’unico 10 si racconta: “Fui vicino alla Juve e soprattutto alla Roma”

Redazione VN

Giancarlo Antognoni ripercorre in uno speciale a lui dedicato su RaiSport 1 la sua carriera: "L'intervento di Martina in Fiorentina-Genoa? Lo ho tutelato, se al contrario di quello che ho fatto lo avessi accusato non sarebbe tornato a giocare tanto facilmente". Poi si ricorda lo scudetto del 1982 sfumato all'ultima giornata a Cagliari. "L'arbitro fischiò dopo che il pallone aveva varcato la linea di porta" ricorda Ciccio Graziani, mentre De Sisti glissa: "Riuscii a mantenere la calma, ma non ebbi la forza di protestare perché avevo tutto dentro che mi ribolliva".

E poi spiega anche un retroscena con l'avvocato Agnelli: "Ho rifiutato la Juve e Agnelli mi disse che sono stato uno dei pochi a farlo. Ma la squadra a cui sono stato più vicino è stata la Roma. Liedholm mi voleva a tutti i costi. Il rapporto con Agroppi? Io volevo tornare a giocare dopo un anno fuori per l'infortunio alla gamba, e lui invece era titubante. Ci fu qualche dissidio tra di noi, ma mettendosi nei suoi panni avrei fatto lo stesso". Su Baggio: "Si vedeva che era un fuoriclasse, averlo visto giocare ed averci giocato insieme è stato un onore".

Infine una battuta sarcastica: "Perché non lavoro in Fiorentina? Me lo chiedo anche io... Il rapporto con i Della Valle è sempre stato praticamente nullo. Quando ho chiesto un appuntamento non mi è mai stato concesso".

P.F.M.