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Antognoni: “Berna è un 9 e mezzo, stile Baggio. Viola, conta il risultato”

La bandiera della Fiorentina: "Io al Franchi? Sono stato in Curva Fiesole nell'ultima partita dello scorso campionato, in tribuna..."

Redazione VN

L'Unico Dieci viola Giancarlo Antognoni ha parlato così dagli studi di Radio Bruno nel corso del Pentasport: “Nel calcio è importante non prenderle, alla fine è così che si fanno punti. Il gioco non è brillante come con Montella ma è pratico anche se un po' difensivo. La classifica è positiva per ora, Sousa non conosce bene tutti i calciatori che ha a disposizione e quindi ha bisogno di un po' di tempo. Il campionato italiano è difficile per tutti, la tattica prevale sul bel gioco. Negli ultimi tre anni la Fiorentina ha sempre fatto benissimo arrivando quarta, quest'anno il mercato è stato diverso e sono stati ridotti dei costi quindi bisogna capirlo. Per adesso sta andando tutto bene, qualche critica c'è e forse anche giustamente perché i tifosi si aspettavano una squadra più competitiva. Bernardeschi? Come diceva Platini lo considero un 9 e mezzo, uno alla Baggio. Oggi anche i trequartisti e le punte devono sapersi sacrificare perché l'aspetto fisico e quello tattico prevalgono. Federico può ricoprire diversi ruoli, credo sia positivo anche per lui giocare in più zone del campo. In Under 21 indossa il numero 10, questo vuol dire che il Ct lo tiene in grande considerazione. Le parole di Sousa su Suarez? E' una risposta piccante, forse il tecnico avrebbe preferito tenere il difensore. Uno che viene dall'Atletico è valido, qui il calcio è diverso. Nel 4-2-3-1 è un giocatore che può fare il suo, nel ruolo di regista davanti alla difesa lo vedo più in difficoltà. Joaquin? Forse la cessione andava fatta prima e il suo sostituto sarebbe stato più forte anche se è giusto dare tempo a Kuba. Io al Franchi? Sono stato in Curva Fiesole nell'ultima partita dello scorso campionato, in tribuna non ho quest'accoglienza (sorride ndr). Fiorentina-Bologna? E' una partita delicata, è uno pseudo derby sentito dai giocatori del Bologna. Corvino? A Firenze ha lavorato bene, ciò che conta è che venga ricordato con affetto. Ha portato tanti giocatori che hanno generato plusvalenze, in una Fiorentina come questa forse non lo avrei visto bene”.