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Ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo. Serve l’impresa nel momento più buio

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La Fiorentina non vuole abbandonare la sua voglia di Europa, ma deve fare i conti con il suo momento di forma peggiore

Pier F. Montalbano

"Abbiamo cercato di recuperare gli infortunati nel minore tempo possibile, è normale che puoi incorrere in alcuni inconvenienti". Dentro i migliori dunque, anche se non nelle migliori condizioni. Vincenzo Italiano è stato chiaro alla vigilia dell'importantissima trasferta di Milano e di fatto conferma dal primo minuto la presenza di elementi imprescindibili come Torreira, Bonaventura e Milenkovic anche non al 100%, mentre non ci sarà Odriozola per affaticamento. C'è bisogno di tutti, a qualsiasi costo, pur di provare ad inseguire un sogno chiamato Europa. Un traguardo che - sempre parola di Italiano - la Fiorentina meriterebbe per aver navigato nella parte alta della classifica da inizio anno, ma che dopo le sconfitte contro Salernitana e Udinese sembra diventato quasi impossibile. Milan, Roma, Sampdoria e Juventus è e resta un calendario quasi proibitivo, ma spesso quest'anno la Fiorentina ha gettato il cuore oltre l'ostacolo esibendosi in partite strabilianti senza il pronostico dalla sua parte.

Due volte a Napoli, addirittura tre contro con l'Atalanta, in casa col Milan e il (quasi) capolavoro a San Siro con l'Inter. I viola hanno saputo inventarsi più volte quel genere di prestazioni che non si vedevano più dai tempi di Montella e Paulo Sousa. Poi qualcosa si è rotto, o almeno inceppato. Gli infortuni di in serie di Bonaventura-Odriozola-Castrovilli-Torreira hanno privato Italiano di elementi imprescindibili e portato a tre schiaffi consecutivi che hanno tagliato gambe e morale: fine della corsa in Coppa Italia, niente slancio definitivo in campionato, una mazzata dietro l'altra che il tecnico ha provato a lenire concedendo giovedì un giorno di totale libertà ai suoi calciatori. Un gol fatto e otto subiti, quasi 70% di possesso palla e 15 tiri a partita non sono bastati: tanta fatica, poco movimento, errori goffi (ambo i lati) hanno caratterizzato gli ultimi dieci giorni viola, in cui si è passati dall'esaltazione totale all'elaborazione di un lutto che non si è ancora consumato. Ma domani contro l'ex Pioli la Fiorentina sarà chiamata ad una nuova impresa impossibile.

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