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Ancora Pradè: “Seguiamo Lisandro Lopez”

“Volevamo Verratti, Aquilani la più grande soddisfazione” (COMMENTA)

Redazione VN

Queste le risposte più interessanti date da Daniele Pradè nel corso di un filo diretto speciale del diesse della Fiorentina con i lettori de La Nazione.

Si parte con Jovetic. Inevitabile. Voci e sussurri continuano a circolare anche adesso che il mercato è chiuso. La domanda è di Alberto da Campi: la clausola rescissoria sul conttratto di Jo Jo c’è o è ancora da scrivere? «Vorrei chiudere questo argomento una volta per tutte — sentenzia Pradè —. Quello che faremo, sarà fatto in modo trasparente. E’ uno dei dettami della nostra società: fare le cose in modo diretto e senza nascondere niente. Quindi quando ci saranno novità sul contratto di Jovetic lo comunicheremo in forma ufficiale».

E le voci su un pre-accordo con il Mancester City da far valere la prossima estate? Chiede Leonardo C. da Firenze.

«Non esistono precontratti con nessuno. Jo Jo è un nostro giocatore e lo sarà fino alla fine della stagione. Il City? La famiglia Della Valle ha ottimi rapporti con la proprietà del club ingles, tutto qua».

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Gianni Valenti di Firenze, chiede: Pradè, quanti gol farà Toni? Arriverà a quota 10? «Luca è forte — è la risposta — e ha tanta voglia di fare bene, di essere protagonista. Dieci gol? Diciamo che io mi aspetto che segni il più possibile. E comunque a chi mi chiede se sta bene, se è integro e via dicendo, io rispondo così: sta facendo una preparazione fisica buonissima ed è pronto per essere convocato per la partita di domenica».

Parliamo degli affari dell’estate. Paolo Rosi chiede qual è stato il primo vero obiettivo della società viola. Obiettivo centrato o no? «Il primo giocatore che abbiamo cercato — rivela Pradè —, purtroppo non siamo riusciti ad acquistarlo. Volevamo Verratti e siamo stati una notte intera a trattare con Delli Carri, il ds del Pescara. Non siamo riusciti a prenderlo perché poi è arrivato il Paris Saint Germain». Poi ecco la soddisfazione più importante. L’affare Aquilani. Affare molto complicato che Pradè considera il colpo da novanta della sua estate. «C’era il problema dello stipendio del giocatore e poi operare sul mercato inglese non è mai facile. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e prendere Aquilani a costo zero, credo sia un’impresa da non sottovalutare».

E’ l'occasione per ringraziare i suoi più stretti collaboratori. Pradè non vuole dimenticare coloro che nel sottoscrivere i 18 acquisti dell’estate 2012, gli sono stati vicino in tutte le occasioni. «Mi piace ricordare l’importanza di Eduardo Macia per le questioni tecniche e l’ad Mencucci per la stesura dei contratti. Non è stato un lavoro facile preparare i contratti in lingue spesso diverse, dall’inglese allo spagnolo, al portoghese. Macia e Mencucci sono dei compagni di viaggio indispensabili».

Si va a gennaio. A quello che la Fiorentina potrebbe fare alla finestra invernale del mercato. «Visto che si chiama mercato di riparazione — risponde Pradè a Giuliano da San Giovanni Valdarno —, il nostro primo obiettivo sarà quello di non... prendere nessuno perché questo vorrebbe dire che la squadra va bene così». «Lisandro Lopez? — sentenzia —. E’ un grande giocatore, un attaccante moderno, lo stiamo seguendo. E non dico altro... Giuseppe Rossi? E’ uno forte, molto forte, ma non l’abbiamo mai contattato o seguito anche perché le cifre attorno a lui sono cifre molto importanti, da giocatore di primissima fascia».

(...) E da Roma rimbalza un invito, quello di Attilio Toscani che vorrebbe vedere più giovani in prima squadra: «Dobbiamo essere bravi ogni anno ad aggiungere almeno un giovane del vivaio alla prima squadra. Deve essere il nostro obiettivo».