Alla faccia della "riserva di lusso". Massimo Ambrosini ci ha messo pochissimo a cancellare l'etichetta che gli era stata appiccicata in estate e conquistare tutti. Montella in primis, ma anche i molti tifosi che avevano forti dubbi sulla sua integrità fisica alla luce dei 36 anni suonati e di una fragilità muscolare mostrata nelle ultime stagioni. Fatto sta che con la maglia della Fiorentina addosso, il pesarese sta vivendo una seconda giovinezza. Basta dare uno sguardo alle statistiche per rendersene conto: nelle prime 11 gare ufficiali tra campionato (7) ed Europa League (4), Ambrosini ne ha giocate ben 8, tutte da titolare e quasi sempre per 90' (tranne che al ritorno col Grasshopper quando uscì al 57' per una già prevista staffetta con Aquilani). Una media di impiego altissima, praticamente dell'80% se si considera che la prima giornata di campionato era impossibilitato a giocare per una squalifica pregressa.
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Ambro va al Massimo, 4 anni indietro
Non giocava così tanto da una vita e con la Juve sarà titolare (COMMENTA)
Una continuità così importante, tra infortuni e scelte tecniche, Ambrosini non la vantava da 4 anni. Nelle ultime tre stagioni al Milan, infatti, dopo 11 gare ufficiali il centrocampista aveva collezionato rispettivamente 3 presenze da titolare nel 2010/11 e anche nel 2011/12 (più 2 subentri), 5 lo scorso anno (più 1 subentro). Mantenendo la media attuale fino a maggio, con tutti gli scongiuri del caso, l'ex capitano rossonero arriverebbe ad uno score di almeno una quarantina di partite, praticamente la quota massima raggiunta in carriera dal giocatore. Di certo Montella rinuncerà il meno possibile ad Ambrosini, elemento quasi fondamentale specie in una Fiorentina un po' meno brillante dello scorso anno, che con lui acquista però equilibrio e solidità. Così sarà anche con la Juventus domenica, con o senza Pizarro, in un 3-5-2 o in un rombo, sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che lui ci sarà. In una gara così l'esperienza e il temperamento di Ambro faranno molto comodo.
SIMONE BARGELLINI
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