"Ricordati ora che tu ci devi qualcosa... e da diverso tempo". Amauri non era ancora diventato ufficialmente un giocatore della Fiorentina, ma era semplicemente sceso dal treno che, da Modena, lo aveva portato a Firenze per la firma del contratto con la squadra viola (dopo sei mesi da fuori rosa nella Juventus); e qualcuno, alla stazione di Santa Maria Novella, già gli chiedeva conto del suo passato. Un passato in cui, quando vedeva la maglia gigliata, spesso e volentieri timbrava il cartellino del gol.
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Amauri e quella ‘perla’ al Franchi…
“Ricordati ora che tu ci devi qualcosa… e da diverso tempo”. Amauri non era ancora diventato ufficialmente un giocatore della Fiorentina, ma era semplicemente sceso dal treno che, da Modena, …
Come quella domenica 29 ottobre 2006, quando il Palermo di Guidolin, grazie soprattutto ai due gol dell'italo-brasiliano nel finale di match, espugnò il 'Franchi'. Sublime e memorabile soprattutto la seconda rete di Amauri, in quel pomeriggio di metà autunno: Dainelli venne saltato come un paletto da discesa libera dall'attuale numero 11 della Fiorentina, e Frey, allora portiere viola, non poté che ammirare la bellezza di quel destro a giro che si infilò sotto il sette. Domani sera Amauri sfiderà il suo passato, a cinque anni e mezzo di distanza da quei gol, provando a farsi perdonare dai tifosi della Fiorentina, allora indecisi se destarlo per le reti firmate da avversario, o applaudirlo per la straordinaria bellezza delle stesse.
(Luca Cellini - Calciomercato.com)
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