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Amauri: “Mi piacerebbe rimanere, parlerò con ADV”

“Non ho dimostrato il mio valore quest’anno” (COMMENTA)

Redazione VN

Ai microfoni di Radio Blu è intervenuto in esclusiva l'attaccante della Fiorentina (almeno fino al 30 giugno) Amauri. Queste le sue parole, partendo dal ricordo del gol a Milano con il Milan, unica rete in maglia viola: "E' stata un'emozione unica in uno stadio importantissimo e per 3 punti fondamentali per la salvezza. E' stata un'annata particolare come dimostrano le vittorie ottenute in trasferta e le difficoltà che abbiamo fatto in casa contro le piccole squadre. Purtroppo nel finale di stagione ho avuto un problema all'adduttore, infatti sono ancora a Firenze per cercare di recuperare completamente prima di andare in vacanza.

Il mio futuro? Un mese fa ho parlato con il presidente e ci siamo detti che ci saremmo visti a fine stagione per parlare. Aspetto di incontrarlo per capire l'intenzione della Fiorentina, questo è stato un anno particolare per tutti e anche per me che ho pagato i 6 mesi di inattività. Se la Fiorentina mi dirà che non rientro nei suoi piani mi guarderò intorno, ma per adesso aspetto. Non nascondo che mi piacerebbe far parte della nuova Fiorentina, anche perchè credo che serva poco per riportare questa squadra ai livelli di pochi anni fa.

Zeman? Con lui si corre... Ranieri? L'ho conosciuto alla Juve e mi sono trovato molto bene, è stata la mia migliore stagione. Per me è un grandissimo allenatore.

Non sono ancora riuscito a dimostrare quello che sono, per diversi motivi. Vedere la Fiorentina che lotta per non retrocedere come accaduto quest'anno non è una bella cosa, nè in linea con la tradizione viola, ma sono fiducioso che il prossimo anno sarà diverso a prescindere dalla mia conferma o no. Quando sono arrivato a gennaio ho trovato un gruppo con tanta voglia di fare, credo che ci sia girato tutto storto, è stata una stagione stregata. L'episodio Rossi-Ljajic? E' stata una vicenda strana, non avevo visto in allenamento nessun problema tra i due, penso che sia stata la trance agonistica a giocare un brutto scherzo a tutti e due".

SIMONE BARGELLINI