Alessandro Lucarelli, Mattia Cassani, Gianni Munari, Massimo Gobbi, Felipe, Marco Marchionni: sono tanti gli ex della Fiorentina attualmente al Parma. Non dimentichiamoci di Amauri, probabile partner d’attacco di Cassano questa sera. Davvero breve la storia dell’italo-brasiliano a Firenze, piena di tanti punti interrogativi e ben pochi rimpianti. E pensare che quando il giocatore, vecchio pallino del direttore sportivo Pantaleo Corvino, arrivò in Toscana nel gennaio 2012 per 500.000 euro in molti erano d’accordo nel ritenere che sarebbe stato lui a dare la svolta a quel terribile campionato, conclusosi con i viola al tredicesimo posto in classifica. Costretto ad allenarsi con la Primavera della Juventus perché fuori dalla rosa della prima squadra, Amauri sbarcò in riva all’Arno dopo quasi un mese di trattative tra gigliati e bianconeri. Il calciatore classe 1980, però, non riuscì ad ambientarsi e a lasciare il segno. Dopo l’ottimo esordio col Siena il 29 gennaio, il suo rendimento calò vistosamente. La sua stagione finì addirittura in anticipo, nella trasferta dell’Olimpico contro la Roma (1-2 il risultato finale), il 25 aprile, quando fu costretto a uscire dal campo all’89’ per un problema agli adduttori. L’unico sussulto – e che sussulto – lo diede a San Siro contro il Milan capolista il 7 aprile, il giorno di Pasqua, segnando il gol del 2-1 a pochi minuti dal triplice fischio. Una rete che costò lo scudetto ai rossoneri di Massimiliano Allegri.
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Amauri, chi si rivede
Atteso a gloria, l’italo-brasiliano non riuscì a lasciare il segno in viola
Alla Fiorentina, invece, l’attaccante gialloblù ha quasi sempre fatto male. Solo per citare due esempi, nel campionato 2006-07 fu una sua doppietta a regalare al Palermo la vittoria contro la formazione di Cesare Prandelli al Franchi, mentre il 6 febbraio 2011, durante la sua prima esperienza al Parma, trafisse Boruc con una splendida rovesciata poco fuori l’area piccola.
La speranza di tutti è che Amauri decida di prendersi una giornata di...ferie.
STEFANO NICCOLI
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