Tornare al Franchi e affrontare la Fiorentina. Per i giocatori della Juve sarà una partita particolare, non solo perchè è una delle classiche della Serie A, ma soprattutto per quel che accadde il 20 ottobre dello scorso anno. Un qualcosa di indimenticabile, nel bene e nel male. "Apoteosi" per la Fiorentina (cit. Pepito), incubo per la squadra allora allenata da Antonio Conte. Sicuramente la sconfitta più bruciante, almeno in campionato, per la corazzata bianconera negli ultimi 3 anni. Ecco perchè la voglia di rivalsa sarà tanta ma, probabilmente, altrettanti saranno tensione e rispetto.
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Allegri? Speriamo di esserlo noi
Se i giocatori bianconeri rivedono lo spettro del 4-2, anche l’allenatore ha precedenti preoccupanti contro i viola…
Sentimenti in parte simili li proverà in panchina Max Allegri. Uno che con la Fiorentina, negli ultimi anni, vanta pessimi ricordi. La clamorosa sconfitta subita a San Siro nell'aprile 2012 dai viola di Delio Rossi costò al suo Milan lo scudetto. E sarebbe diventata un'abitudine per lui perdere in casa contro i gigliati, come lo scorso anno. Quando quello 0-2 firmato Vargas e Borja Valero significò l'inizio della fine della sua storia rossonera. Putiferio in società e rapporti incrinati, fino all'esonero maturato poi a gennaio. In mezzo un'annata travagliata, quella del 2012/13, quando il suo Milan usurpò platealmente - tanto da essere riconosciuto unanimamente - grazie agli aiutini arbitrali, un terzo posto che la Fiorentina aveva meritato sul campo. Dimostrandosi nettamente superiore alla sua squadra. Capace di giocarsela, rimontando due gol, persino con un uomo in meno e nonostante i disastri di Tagliavento, nella giornata passata poi alla storia per il caso Galliani in tribuna. Ecco perchè stasera al Franchi anche per Allegri sarà una gara particolarmente sentita. E non sarebbe male fargli un altro scherzetto.
SIMONE BARGELLINI
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