La finale di Coppa Italia sfumata contro la Juve, il turnover ed i punti persi in campionato che hanno fatto dire addio al sogno terzo posto. Ma la stagione viola è tutt'altro che conclusa - e soprattutto da buttare -, perché stasera la Fiorentina si gioca la grande occasione di tornare in una semifinale europea, sette anni dopo l'ultima, maledetta volta. Nel 2008 furono i Rangers di Glasgow a negare la gioia della finale dopo l'impresa di Eindhoven nei quarti (0-2 in Olanda con la doppietta di Mutu dopo l'1-1 dell'andata al Franchi), stavolta tra la Fiorentina e l'approdo nelle 'Final Four' di Europa League c'è la Dinamo Kiev di Rebrov e Yarmolenko, un ostacolo non insormontabile visto anche l'1-1 in terra ucraina che seppur di pochissimo, avvantaggia la squadra di Montella.
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All in sull’Europa League, sognando un’altra semifinale
L’Europa l’ultimo obiettivo di una stagione che fino a due settimane fa vedeva la Fiorentina ancora su tre fronti
Servirà comunque il vestito buono per togliersi di dosso tutte le scorie delle ultime settimane: tre sconfitte e zero gol segnati contro Juve, Napoli e Verona (inframezzate dalla magia di Babacar al 93' all'Olimpiyiskiy). I fischi, qualche malumore verso l'allenatore per le troppe riserve schierate con i gialloblu, il rischio di buttare al vento una stagione che solo un paio di settimane fa sembrava quasi trionfale per una Fiorentina ancora in corsa su tre fronti. Oggi ne resta solo uno, e i viola si mandano all in su quello più difficile ma anche più affascinante: una cavalcata europea che ha già visto soccombere sotto i colpi di Salah e compagni avversari illustri come Tottenham e Roma. Certo, per la finale di Varsavia del 27 maggio è ancora lunga, ma l'obiettivo è quello di scrivere la storia viola. Senza Babacar, la cui stagione è finita lunedì sera, ma con un Mario Gomez che deve assolutamente ritrovare la via del gol. Proprio a partire da stasera alle 21.05, quando tutti gli occhi e le speranze dei tifosi saranno rivolte verso di lui.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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