"Un urlo sentito distintamente dagli spalti del 'Franchi'. "Sveglia!", strilla German Pezzella, mano alzata e cerotto al volto, dopo aver protetto l'uscita in ritardo di Lafont su Dzeko e Zaniolo. Il francese, appannato nei primi minuti - come d'altronde gli accade spesso - negli interventi e nelle uscite, si prende la parte del capitano argentino, consapevole dei limiti palesati in avvio di gara.
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“Alban, svegliati!”, l’urlo di Pezzella e gli interventi reattivi: fino all’epilogo più ingenuo
Un'uscita avventata del francese - non nella scelta, bensì nella respinta - condanna la Fiorentina nel momento di maggior pressione ospite
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"In effetti, Alban si sveglia e inizia a macinare interventi. Alcuni d'ordinaria amministrazione, altri provvidenziali. Condonato da Dzeko, graziato da Fazio e salvato dall'accoppiata Milenkovic-palo, il portiere si smuove al 36', quando con un coraggioso tuffo ferma il bosniaco; cinque minuti dopo, risponde a mano aperta al tiro di Pellegrini. Nella ripresa, si distende sulla conclusione di Zaniolo, che provoca più di un brivido di tribuna.
"A condannarlo - e, soprattutto, a condannare la Fiorentina - è la respinta sul cross di Kolarov. Impavido nonostante il colpo preso un minuto prima in uscita su Schick, Lafont si tuffa nel cuore dell'area piccola, senza imprimere forza ed un'eccessiva angolazione alla traiettoria del gesti di pugni. Ed è qui che piomba nuovamente negli interrogativi, inversi rispetto a un pre-campionato interessantissimo. Non è un riscatto il tuffo sul bolide di Dzeko al 93': il danno è fatto. Sono le piccolezze a fare la differenza.
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