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Ag. Neto: “Montella ha fiducia in lui”

“Quest’estate poteva andare via in prestito. Gli errori? Sa reagire” (COMM)

Redazione VN

"Abbiate fiducia in Neto". Parola di Stefano Castagna, agente del portiere brasiliano, che ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha commentato la lunga estate che ha accompagnato il il giovane portiere. "Diciamo che proprio tranquilla non è stata, si è lavorato parecchio".

E alla fine Neto è il portiere titolare di una Fiorentina più ambiziosa che mai.

"Ci era stato detto, prima dell'inizio della stagione, che Neto si sarebbe guadagnato il posto in ritiro, in base agli allenamenti e al comportamento. E così è stato".

Resta il fatto che il futuro del suo assistito è rimasto in bilico fino al 2 settembre.

"Il calciomercato è stato aperto per tanto tempo, e in questi anni ho cominciato a capire che in questo mondo può accadere tutto e il contrario di tutto. Se ne leggono tante sui giornali, sono stati accostati tanti portieri alla Fiorentina".

Alla fine la Fiorentina lo cercava o no un portiere?

"Penso che Pradé e Macia, essendo dei grandissimi professionisti, abbiano cercato di migliorare tutti i reparti. Sicuramente avranno studiato il mercato e le tante situazioni, e parlato anche con procuratori di portieri, ma fa sempre parte del gioco. Anzi, giusto che lo abbiano fatto. Noi non siamo mai entrati in polemica, forti della parola che la Fiorentina ci aveva dato".

Quali potevano essere le alternative per Neto?

"C'era quella di andare in prestito, per esempio. Ma Neto ha lavorato sodo per ottenere l'opportunità di guidare la difesa della Fiorentina".

Montella sembra aver creduto in lui più di qualsiasi altra persona.

"Crede molto in lui, lo vede tutti i giorni in allenamento, quindi sa quanto può valere il ragazzo. Il mister è stata la persona più importante per Neto, e di questo bisogna dargliene atto".

Anche per gli addetti ai lavori Neto ha doti tecniche importanti. Magari è un po' troppo insicuro visti gli errori come quelli con il Grasshopper, o con l'Udinese nella passata stagione.

"Anche quello con il Catania della passata stagione, se per questo. Gli errori li fanno tutti, però, parlando per esempio di quello con il Grasshopper, la cosa che mi è piaciuta del ragazzo è di come abbia gestito l'errore. In queste situazioni è soprattutto importante gestire bene l'errore. Ricordiamoci che stiamo parlando di un ragazzo giovane, che per sopperire a queste mancanze ha solo bisogno di giocare e sbagliare. Altrimenti non imparerà mai".