Il tifo per l'Inter prima, la folle passione per la Fiorentina dopo. Diego Della Valle parla della squadra viola e del nuovo stadio della Fiorentina: "Al Comune stanno già lavorando". Così il patron della Fiorentina Diego Della Valle a Radio 24, in un'intervista rilasciata nella mattinata di lunedì. "Ero un tifoso interista con passioni fiorentine. I miei idoli erano Corso e Hamrin. Poi un giorno una persona che conoscevo poco ma che stimavo, il sindaco di allora a Firenze, Leonardo Domenici, aveva un problema perché la squadra stava fallendo. L'ho chiamato e gli ho detto che eravamo pronti ad acquistare il club e che poi glielo avremmo ridato qualche mese dopo. E invece non è finita cosi', dice Diego Della Valle.
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DDV: “Nostro stadio non sarà stile Juve”
“Rivalità tra Fiorentina e Juve più forte di quella tra me e Yaki”
"Uno stadio nuovo? Non parliamo mai di 'tipo Juventus' ma abbiamo pensato a uno stadio di 'tipo Fiorentina' - ha aggiunto - la nostra intenzione è di farlo, ci stiamo provando. Lo stadio della Juve un modello? Io vado a guardare quello del Bayern".
"Al Comune - ha spiegato - stanno già lavorando insieme ai nostri tecnici. Se riusciamo a farlo, è un progetto stadio che prevede anche tanti servizi per la città che può essere molto innovativo". Secondo Della Valle "c'è molta più rivalità fra Fiorentina e Juventus che fra me e Yaki (appellativo spesso usato da Diego Della Valle per nominare John Elkhann, ndr). La Juventus rispetto alla Fiorentina ha in più il budget da spendere, che è tre volte più alto del nostro. Noi ci accontenteremmo di averne il doppio rispetto a quello che abbiamo ora. Riusciremo ad averlo se avremo delle idee, non tanto intorno allo stadio ma a quello che gli potremo costruire intorno".
Della Valle ha anche riavvolto il nastro sulla sua avventura nel mondo calcistico italiano: "Quando siamo entrati nel calcio abbiamo trovato delle cose che non ci tornavano, tipo la divisione dei diritti televisivi, che veniva fatta dai soliti noti, in maniera un po' casereccia".
Galliani? "E' un grande dirigente di calcio, ci conosciamo da tanti anni. Spesso non andiamo d'accordo, ma ci siamo sempre rispettati", assicura Della Valle che, a chi gli chiede se il calcio è corrotto, risponde che "nel calcio c'è un po' di tutto. Sempre meno per fortuna. Abbiamo vissuto la questione Calciopoli con molta sofferenza. Cambiando ancora due-tre presidenti, riusciamo a cambiare le cose".
(lanazione.it)
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