«Ero abituato a vivere giorno per giorno, maa Firenze son passato a ora dopo ora». La frase è di Delio Rossi, la domanda riguardava il recupero di Jovetic per la gara di mercoledì contro la Roma. Già perché molto, se non quasi tutto, gira proprio intorno al talento di Jo-Jo, in tribuna ieri contro l'Inter. Secondo quanto scrive La Repubblica, nonostante prevalga un cauto ottimismo, la presenza del numero 8 all'Olimpico è tutt'altro che certa. Se dovesse farcela, l'attacco tornerà a pieno organico considerato che anche Amauri rientrerà dalla squalifica e la gara di ieri ha consegnato un Cerci in grado di dare qualcosa in questo finale di campionato.
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A Roma senza Pasqual: due soluzioni per la sinistra
In mezzo dubbio Behrami, e poi c’è il nodo Montolivo… (COMMENTA)
Ci sarà invece da lavorare sulla testa di Ljajic, distrutto moralmente dopo il rigore parato da Julio Cesar. E se Amauri ha scontato il turno di squalifica, tocca a Pasqual essere fermato dal giudice sportivo. Con Vargas fuori per tutta la stagione la fascia sinistra non ha un padrone. Due le soluzioni. Spostare Cassani da quella parte con De Silvestri a destra, opzione più probabile, oppure tornare alla difesa a quattro con Nastasic terzino sinistro. Difficile però che Delio cambi il modulo dopo i cinque punti nelle ultime tre partite in cui i viola hanno incontrato Milan, Palermo ed Inter. A rischiare il posto semmai, continua ad essere Gamberini: da capitano a riserva, il passo indietro è stato gigante.
A metà campo, invece, il problema si chiama Behrami. Non certo per le prestazioni: un leone vero lo svizzero, il cui pressing spaventa e sfianca anche il più tosto degli avversari. Quanto piuttosto per le condizioni fisiche. Il sovraccarico al ginocchio cui soffre da mesi lo costringe ad allenamenti differenziati, ad infiltrazioni, a denti stretti per giocare almeno un'ora. Il poco tempo tra le sfide con Inter e Roma potrebbe però consigliare un po' di riposo per Valon. Rossi ci penserà, ma l'assenza di un vero e proprio sostituto lo impensierisce non poco. Il solo Salifu ha l'interdizione nel proprio dna. Da capire poi come gestire Montolivo. Non era al meglio ieri, ma aveva dato la disponibilità a giocare. Invece, considerate le buone prove di Kharja e Lazzari, è rimasto in panchina. Decisione non semplice. Meglio comunque un'alternativa in più rispetto alla mancanza di scelta che spesso ha accompagnato la stagione viola.
La Repubblica
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