Vigilia di Inter-Fiorentina, a partire dalle 12.30 nella sala stampa Manuela Righini dello stadio Franchi segui in diretta su Violanews.com le parole del tecnico viola Paulo Sousa:
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P. Sousa: “Pressione tutta sull’Inter, servirà coraggio contro una squadra che punta allo Scudetto”
Le parole del tecnico viola: "Montella ha fatto un lavoro straordinario, ma la mia idea di bel gioco parte dal controllo"
"Inter un esame per noi? Gli esami li facciamo tutti i giorni, la partita è il barometro per me e per tutti i giocatori. La partita dà delle indicazioni a quello che crediamo sia meglio per crescere. Abbiamo un'idea che cerchiamo di far acquisire ai giocatori in allenamento, poi le partite di livello come questa ti danno un'idea di quello che siamo e che vogliamo essere, la strada che dobbiamo percorrere.
Dobbiamo capire la nostra capacità con realismo, ma affrontare tutte le partite e i momenti della stagione pensando alla vittoria. Lavoriamo su questo e i risultati ci dicono qual'è il valore dei singoli e del collettivo. Dobbiamo pensare di competere senza limiti con società che pensano allo scudetto più di noi.
Il modo passionale con cui si vive la Fiorentina è una spinta per avvicinarci a chi ha più potenzialità di noi. L'Inter ha qualità nei reparti e nei singoli, ha esperienza e maturità. Così come il suo allenatore. E' una squadra con tradizione e forza alle spalle e questo aiuta a fare i risultati. E' una squadra equilibrata con spazi stretti tra i reparti, fa gioco anche senza creare tanto come noi, ha individualità di altissimo livello che fanno la differenza. Noi invece puntiamo sull'unità del collettivo.
Tutte le partite sono importanti per poi giocare partite come queste, i risultati danno serenità ma anche l'aspettativa nel far sempre meglio. Servono concretezza e coraggio, siamo stati sempre così nonostante in alcuni momenti non ci siamo espressi al meglio. Ma siamo sempre stati coraggiosi perché cerchiamo di costruire anche quando gli avversari ti pressano basso. Dopo il coraggio viene la concretezza di raggiungere il risultato.
Gli arbitri? Dobbiamo aiutarli, anche loro devono avere la serenità nelle decisioni che prendono. Gli arbitri italiani sono di altissima qualità e tocca anche a noi proteggerli. Se partiamo già con dubbi difficilmente possono fare bene. Credo più che la nostra spinta siano i tifosi, gli arbitri devono fare il loro lavoro serenamente.
La pressione è tutta sull'Inter, ma non è un vantaggio a nostro favore. Noi siamo arrivati al punto di competere con una squadra che dall'inizio punta allo scudetto per gli investimenti che hanno fatto, per la sua storia e per un allenatore che sa come si vince. Per noi competere con loro deve essere motivo di felicità.
Per vincere il bel gioco aiuta, è molto più facile quando controlli il gioco con il possesso palla che quando subisci. L'idea del bel gioco è però relativa alle caratteristiche dei giocatori che hai e ciò che vuoi ottenere. Vincenzo Montella ha fatto un lavoro straordinario con giocatori straordinari e capisco che si cerca sempre un metro di paragone. Io voglio giocare bene, ma la mia idea di giocare bene parte dai giocatori che ho a disposizione e dal controllo di gioco. Dobbiamo controllare sempre la partita con la palla e avere i reparti vicini tra loro, quando ci riesci in modo veloce hai più probabilità di fare questo e vincere. Per me una squadra che vince gioca bene rispetto a una che non vince.
Il punto di forza dell'Inter è il centrocampo: ha intensità e qualità, ma soprattutto una grande prestanza fisica. Poi ha la maturità nei suoi interpreti di capire il gioco e questo gli da ancora più forza.
Suarez? Quando un giocatore si allena bene tutti hanno probabilità di giocare. Mario viene da un calcio completamente diverso rispetto all'idea che abbiamo, ma stiamo cercando di integrarlo nel nostro modo di giocare ed è un giocatore importante perché unico come caratteristiche nel nostro centrocampo.
L'Inter è una squadra che cerca di impostare come noi, spesso non hanno bisogno di dinamiche collettive per essere pericolosi e dobbiamo contrapporre la nostra unità alle loro individualità".
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