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50 anni fa la scomparsa del presidente Befani: il ricordo della Fiorentina

La Fiorentina ricorda il presidente Enrico Befani, scomparso 50 anni fa

Redazione VN

Era notte fonda, le 2.30 del 24 dicembre 1951, quando, nella sede di via dei Saponai, terminò lo scrutinio dei voti, con cui l’assemblea dei soci, era stata chiamata ad eleggere il nuovo Consiglio direttivo della Fiorentina. Il primo eletto, con 361 voti su 378 votanti, fu Enrico Befani che, alla prima riunione del Consiglio, il 29 dicembre 1951, fu nominato, all’unanimità, presidente. Befani, nato a Prato il 15 novembre 1910, industriale laniero, trasformò profondamente la Fiorentina che diventò una società professionistica d’avanguardia. L’innovazione organizzativa fu coniugata all’innovazione tecnica, con la scelta di Fulvio Bernardini come allenatore. Con questa duplice rivoluzione, nella conduzione societaria e sul campo, la Fiorentina fu la prima squadra, a portare lo scudetto a sud dell’Appennino, nonostante una concorrenza formidabile. L’Italia era alle soglie del boom economico e le grandi squadre guidate direttamente dai maggiori industriali: Agnelli, Andrea Rizzoli, il Milan, Angelo Moratti, l’Inter.

Una squadra da sogno, capace di vincere uno scudetto, infrangendo numerosi record, nel 1955-1956; collezionare quattro consecutivi secondi posti; colorare di viola l’azzurro della Nazionale ed essere protagonista nello scenario europeo, con la vittoria della Coppa Grasshopers e la finale di Madrid persa contro il Real nel 1957. La passione, cresciuta esponenzialmente con quella fantastica squadra, si trasformò in frustrazione; i successi sfiorati fecero montare l’insoddisfazione verso la gestione della Fiorentina, portando ad un logoramento della presidenza Befani. I soci respinsero i cambiamenti da lui richiesti allo statuto: “ciò che oggi avete negato, un giorno sarete costretti ad accettarlo senza discussioni e senza che vi possiate opporre”. Mentre stava terminando la stagione 1960-1961 con il doppio trionfo (Coppa delle Coppe – Coppa Italia), avvenne il passaggio di consegne a Enrico Longinotti. Nel 1967 il presagio di Befani divenne realtà: la Fiorentina, come le altre società, cambiò la propria ragione sociale in Società per Azioni.

La sera del 29 ottobre 1968, quando arrivò la notizia della sua morte, il gelo, le lacrime, la profondità del dolore, testimoniarono l’amore di una città e della sua tifoseria a Enrico Befani, presidente del primo scudetto.

Il servizio a cura del Museo Fiorentina è stato pubblicato dalla Fiorentina sul suo sito ufficiale.

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