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Zekhnini, un gol per iniziare l’adattamento. E il ricordo di Ljajic…

Dal nostro inviato a Moena

Giacomo Brunetti

"Non gli è servito neanche un giorno per baciare per la prima volta la rete con la maglia viola. Lancio millimetrico di Hagi, Babacar lo serve e lui insacca. Rafik Zekhnini in meno di ventiquattro ore si è preso la fascia sinistra, almeno qui a Moena. Perché se i rinforzi pesanti arriveranno dopo le cessioni eccellenti, al momento il norvegese rappresenta la prima scelta di Stefano Pioli, tanto da schierarlo subito dal primo minuto contro il Trento senza neanche un allenamento - in ritiro - sulle gambe.

"La sua esplosività è stata evidente fin da subito: in forma per aver partecipato già ai preliminari di Europa League con l'Odd, il classe '98 ha aggiunto valore alla trequarti composta da talento e linea verde. Era in vantaggio Rebic, alla fine l'ha spuntata Zekhnini, il cui ingresso sul terreno di gioco era previsto ma non dal primo minuto. Prime indicazioni, seppur tratte da una prova sicuramente poco provante, e molta velocità, unita a dribbling.

"Nel mezzo, un tunnel illuminante: il terzino del Trento ha ancora mal di testa. Ricorda il primo Ljajic, ma dotato di maggior rapidità, con un fisico da curare e una massa muscolare da aumentare grazie al potenziamento, in modo da non fargli perdere velocità bensì di  implementarne la potenza corporea. Punta l'uomo, rientra e calcia. Deve solo battere la timidezza ed entrare negli schemi.

"Oggi parlerà in conferenza stampa, terminando il primo tour de force in salsa dolomitica, con il suo inglese, lingua che utilizzerà per presentarsi alla sua nuova gente. Poche ore per prendersi Moena, con uno sguardo all'adattamento e alla consacrazione.

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