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Il trio meraviglia e una statistica impressionante

Le esaltanti statistiche del reparto Valero-Pizarro-Aquilani  (COMMENTA)

Redazione VN

La "meraviglia" non è solo a parole. Quel terzetto di centrocampo della Fiorentina ha colpi straordinari, supportati anche dai dati oggettivi. Aquilani, Pizarro e Borja Valero: manca il mediano e la qualità abbonda. Un connubio che qualcuno metteva in dubbio in estate - e magari anche ad ogni piccolo passo falso della squadra viola - nel nome di un equilibrio da trovare necessariamente con almeno un figura di interdizione. Pura teoria, perchè alla prova dei fatti, il trio di Montella sta facendo faville, almeno nelle poche occasioni in cui finora, tra infortuni (di Aquilani) ed assenze (di Pizarro), si sono ritrovati in campo contemporaneamente. Ripercorrendo il campionato della Fiorentina e spulciando i tabellini, ci si accorge che il trio meraviglia è stato in campo in 7 occasioni. Mai per 90'. E che in nessuno di questi frangenti la Fiorentina ha maturato un risultato parziale negativo. Andiamo con ordine.

Alla prima giornata giocano Pizarro e Borja titolari, con Aquilani che parte dalla panchina. L'ingresso del principino avviene al 78' sul momentaneo 1-1 e la gara finisce 2-1 per la Fiorentina, peraltro con il secondo gol di Jovetic propiziato dal lancio di Alberto. Dunque un parziale di 1-0. Poi la lunga assenza del numero 10 viola che rientra alla 9° con la Lazio (ma Pizarro è assente) e torna a testare la convivenza con gli altri due "tenori" a Genova 3 giorni dopo: 20' prima dell'uscita di Borja Valero negli ultimi spiccioli di gara e parziale di 0-0. Simile il discorso nel turno successivo, in casa col Cagliari, con l'ingresso di Aquilani al 62', con risultato che migliora da 3-1 a 4-1 (parziale 1-0). L'esordio del trio meraviglia dal 1' arriva a San Siro col Milan, con la Fiorentina che vince e convince, ottenendo un parziale di 2-1 prima dell'uscita di Aquilani. Il bis nella giornata successiva (la 13esima) con il 4-1 rifilato all'Atalanta, risultato definitivo prima che Aquilani esca ancora al 68'. Con Pizarro assente a Torino (e Aquilani gioca meno di un tempo) e a Roma, la penultima occasione è il match con la Samp, solo 15' per il terzetto di centrocampo e parziale di 1-1. Infine la gara di ieri, anzi i 75' prima dell'uscita del Pek e risultato in cassaforte sul 3-1. In totale un minutaggio complessivo di circa 290', poco più di 3 partite intere. Con un bilancio di 12 reti segnate e 4 subite.

Alla faccia dell'equilibrio che sarebbe dovuto mancare. Semplicemente, Montella ha dato alla squadra una mentalità "nuova", che fa del possesso palla e del pressing alto un modo diverso di difendere. E dove quei tre in mezzo sono il fulcro di tutto. La personalità e la capacità di dettare i tempi di Pizarro, i sette polmoni, la saggezza tattica e gli assist di Borja Valero, i lanci e gli inserimenti in zona gol di Aquilani (già 4 reti all'attivo). Un centrocampo così, come dice il tecnico viola, è senza dubbio uno dei migliori e più belli d'Italia. E se magari trovano una continuità anche maggiore, le prospettive sembrano decisamente rosee, anzi meravigliose.

SIMONE BARGELLINI

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