Diciamolo: la vittoria di Milano è stata un capolavoro tattico di Montella. Il tecnico ha modellato la Fiorentina sulle debolezze dei suoi avversari, ha mantenuto la capacità offensiva della sua squadra, ma ha anche alzato un muro davanti a Neto, per poi sfruttare gli spazi che si aprivano. È nato così il secondo gol viola. Squadra pratica la Fiorentina. Tosta. Decisa. Attenta. Meno “montelliana” del solito, ma è giusto così perché le partite si vincono anche con il pragmatismo. (...)
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Una Fiorentina pratica
Stessa filosofia ma declinata in maniera diversa, i viola…
Ma si può giocare bene - e la Fiorentina lo ha fatto a Milano anche lasciando per un po’ l’iniziativa agli altri, per poi stenderli alla prima occasione. Funziona così e la squadra di Montella ha capito che anche questa è una possibilità. La filosofia è sempre la stessa - giocare bene a calcio - ma declinata in maniera diversa. Del resto la Fiorentina ha dimostrato più volte di poter cambiare e di sapersi adattare e la vittoria contro il Milan è la conferma di questa sua capacità. In attesa che Montella recuperi anche Gomez (e Ilicic). Perché è bene non dimenticare che finora la Fiorentina ha giocato senza il centravanti tedesco, uno che i gol li sa fare. Quando ci sarà anche lui la squadra viola sarà ancora più forte. Nell’attesa, complimenti a Matos. È giovane e bravo, ha fisico e corsa e a Milano è stato tra i migliori in campo.
la Repubblica
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