Su La Nazione si parla dei meriti di Vincenzo Montella nella crescita della Fiorentina, non soltanto per le prestazioni e la classifica a rispecchiare quanto di buono ha fatto “l’Aeroplanino” dal suo arrivo a Firenze. Tanti giocatori sono stati valorizzati dal tecnico viola. Il primo è stato Adem Ljajic, che un anno fa era a un passo dalla cessione, e praticamente un oggetto estraneo sin dai tempi del ritiro a Moena. Fu però proprio Montella a decidere il suo futuro togliendolo dal mercato, lasciando partire Cerci e puntando proprio su di lui. E Adem, nel girone di ritorno, lo ricompensò a suon di realizzazioni. Una storia decisamente simile a quanto sta raccontando l’attuale campionato. In mezzo a fiumi di parole è stato del resto Montella l’autentico garante del valore di Neto, e dopo l’errore in Europa con il Grasshopper il portiere brasiliano si sta prendendo le sue rivincite. E anche con Mati Fernandez, o con lo stesso Wolski, è sempre la stessa storia. Il cileno oggi sembra finalmente al centro del progetto tattico e il gol siglato domenica contro l’Atalanta sembra essere un altro scalino nella sua crescita di condizione, mentre il polacco ha subito convinto dopo che per mesi ci si domandava se e quando sarebbe potuto entrare in pianta stabile in un gruppo già molto competitivo. Non resta che attendere perciò i prossimi beneficiari della gestione Montella, con Joaquin che dopo un avvio incerto è chiamato a riscattarsi e con Vargas che, dovesse davvero tornare sui propri livelli, confermerebbe definitivamente quanto Montella sappia rigenerare i giocatori a disposizione. Con tutto il rispetto, nel caso del peruviano, verrebbe da gridare al miracolo.
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La Nazione: Mago Montella
Dal recupero di Ljajic al rilancio di Neto. Ora il “miracolo” Vargas? (COMM)
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