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Ilicic, riprenditi la Fiorentina

L’articolo di Benedetto Ferrara sullo sloveno

Redazione VN

Uno si chiede: ma che fine ha fatto Josip Ilicic? Otto milioni e mezzo in bocca a Zamparini. Mica poco. E poi? Non doveva essere l’erede di Ljajic? E allora? Sarà tutta colpa di quella maledetta caviglia? Belle domande. Perché poi l’esordio del giocatore sloveno non fu davvero male: «Io mezzala? No, non mi piace giocare in quel ruolo». Wow. Queste parole di sicuro non hanno aiutato il ragazzone a entrare dritto dritto nel cuore del suo allenatore, che però conosce le sue qualità tecniche e spera che prima o poi (più prima che poi), Ilicic faccia Ilicic, cioè metta su piazza quei lampi da fuoriclasse che hanno fatto brindare Zamparini a una plusvalenza da 7,5 milioni di euro. E il presidente del Palermo aveva visto giusto: si era innamorato di Ilicic e Bacinovic durante una sfida della sua squadra contro il Maribor. Amore a prima vista. A fine gara ecco un milione e ottocento milioni per tutti e due. Felici gli sloveni, felice Zamparini, felici i tifosi, che al primo anno scoprono un vero talento. Lui e Pastore dietro la punta. Una coppia perfetta. (...)

Ma proprio l’originalità di un giocatore col fisico da prima punta e i piedi da fantasista, hanno creato qualche problema di natura muscolare a Ilicic, e proprio per questa ragione medici e preparatori dello staff viola hanno studiato un programma specifico per lui, che nel frattempo, finalmente, sembra uscito dal tunnel in cui si era infilato per colpa di quella maledetta caviglia. Il che significa che Josip Ilicic sarà a disposizione di Montella per la sfida contro la Juventus. Una buona notizia. Anche per il ragazzo, un tipo taciturno e sensibile, anche per via di una infanzia non semplice. Ma chi lo conosce bene è pronto a scommettere che Josip ci stupirà, perché ha i colpi per farlo. Esterno d’attacco o dietro le punte, Ilicic ha i numeri e il sinistro che fa male. E allora non resta che aspettare. E forza Josip, per la rincorsa c’è bisogno anche di te.

Benedetto Ferrara - la Repubblica