Ritorno sulla Terra. E’ dura, ma così è la vita. Ok, un attimo. fate un bel respiro e per un secondo provate a rimuovere la domenica mistica, il 4-2, la festa, i colleghi juventini sbeffeggiati e i fotomontaggi di photoshop. Un secondo, sì. Giusto il tempo per ricordarvi che stasera, ore 21.05, si rigioca. C’è Fiorentina-Pandurii. Lo stadio è lo stesso, l’adrenalina forse no. Ma quella devono averla in vena i giocatori, soprattutto. E tornare al Franchi così a stretto giro potrebbe essere anche divertente. In fondo domenica scorsa nessuno sarebbe mai voluto venire via. A parte quelli di fede bianconera. Ma su quella storia torna proprio Montella, con una battuta non male. Qualcuno gli fa notare che c’è chi ha addebitato la sconfitta della Juventus al fatto che, avanti di due gol, i giocatori di Conte si sono messi a pensare al Real Madrid. Sì, come no. «Certo, anche noi avevamo la testa al Pandurii» dice l’allenatore della Fiorentina, con un tono che è una via di mezzo tra il divertito e il super orgoglioso.
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Bentornati sulla Terra: c’è il Pandurii
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Ma basta Juve, però. Tanto quella partita è già entrata nei libri di storia e nei manuali di psicologia alla voce super training autogeno. Mai mollare, ma proprio mai. Neanche dopo, però. Perché certe performance ti invitano a prendere ciò che segue un po’ alla leggera. Lo dice anche Montella: «Il rischio di un calo di tensione c’è. Quindi dobbiamo stare attenti. E per questo manderò in campo la squadra più motivata». Si fa turn over, ragazzi. E sarebbe stato così comunque. Però attenzione: il Pandurii non sarà il Barcellona, ma intanto vincere anche questa potrebbe significare mettere un piede oltre il girone e quindi giocarsi con tranquillità e senza ansie europee un pezzo di campionato che la Fiorentina vuole vivere per tornare a contatto con le prime.
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