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SPECIALE VN – Primavera, gli ultimi scudettati dell’83: “Ragazzi, adesso tocca a voi!”

La formazione presente al Torneo di Viareggio nel 1982, con alcuni elementi che avrebbero formato lo zoccolo duro trionfante l'anno successivo in campionato

di Stefano Rossi e Giacomo Brunetti

Redazione VN

"Per una Primavera che lotta per lo Scudetto - al secondo anno di fila, dopo la sconfitta contro l'Inter - ce n'è una che si è da poco ritrovata. Sono i "ragazzi dell'83", coloro che hanno trionfato per l'ultima volta nella competizione con la maglia viola. ViolaNews.com, dopo il ricordo dei campioni alla Viareggio Cup nel 1992, vi propone il ricordo e l'augurio di alcuni membri della formazione che alzò il trofeo all'inizio degli anni Ottanta.

"E partiamo proprio dal mister. Vincenzo Guerini, allenatore, ha giocato nella Fiorentina, per poi guidarne la Prima Squadra nel 2012: "Una rievocazione magnifica. Sono passati troppi anni, ci siamo rivisti recentemente con una reunion. Ha rappresentato l'essenza di quel gruppo, ancora unito a distanza di trentacinque anni. Vuol dire che è formato da valori importanti. Il calcio di adesso è molto differente, soprattutto negli investimenti sul settore giovanile. E anche la formula: ai nostri tempi era più difficile vincere. Gli auguro un cammino positivo"

"La parola passa al capitano, Antonio Strano: "Il ricordo è bellissimo, sebbene fosse un altro calcio. Bello perché sudato e combattuto. Abbiamo affrontato il campionato e la fase finale: perdemmo con la Lazio, sembrava tutto perso. Poi guardate com'è andata. Alcuni dei miei compagni hanno calcato i campi di Serie A, in tanti ci seguirono in quella stagione. I ragazzi di oggi sono avvantaggiati, sono seguitissimi a livello di staff e dirigenza: è tutto molto diverso. Spero abbiano più fortuna rispetto agli anni passati".

"E poi c'era Stefano Carobbi, difensore, che ha indossato per gran parte della carriera la maglia viola: "Ci siamo ritrovati a cena, qualche mese fa, dopo trentasei anni. E io gli ho detto: "Sarà l'ora di abdicare?". Siamo tutti un po' gelosi di quello Scudetto: ragazzi di oggi, se vincete, nel 2054, quando noi avremo novanta anni, invitateci al vostro incontro. Eravamo un gruppo fantastico, anche a livello qualitativo. Le doti morali le abbiamo viste nell'organizzare la cena in dieci giorni: siamo arrivati da tutte le parti, da Roma a Torino. Quella squadra aveva la mano di Guerini, un condottiero. Ai giovani del presente consiglio di non pensare a niente, occasioni come questa capitano poche volte e bisogna dare tutto, andando oltre l'ostacolo".

"Anche Mario Bortolazzi, centrocampista, che ha da poco svestito i panni di collaboratore tecnico del Bologna, ci ha raccontato le sue sensazioni: “Eravamo un bel gruppo con un ottimo allenatore giovane come Guerini. Ci ha trasmesso entusiamo e voglia. Arrivai a novembre da Mantova, mi inserii bene in una realtà molto diversa. Michele Pennelli era il mio compagno al convitto, c’erano giocatori di qualità come Cecconi, Landucci e Carobbi. Stefano ha organizzato una cena poco tempo fa ma non ho potuto partecipare con grande dispiacere. Sono eventi. Ho visto una volta la squadra a Bologna quest’anno. Sono in finale per il secondo anno consecutivo, vuol dire che ci sono valori importanti. Bigica è un bravo allenatore, se ne parla molto bene. Auguro alla Fiorentina di vincere, mi farebbe piacere che gioissero come abbiamo fatto per un evento che ti graifica. Col tempo ci si rende conto dell’impresa.

"Infine Luca Cecconi, attaccante, che ha disputato nove partite con la Fiorentina dei 'grandi': "Ricordo tutto nonostante il tempo passato. La partita col Cesena era andata e ritorno, riuscimmo a ribaltare il risultato. Avevamo anche molte assenze ma essendo gruppo riuscimmo a sopperire. Avevamo grande voglia. Giocammo al Franchi, la tribuna era completamente piena. Cena? Con alcuni non ci vedevamo, è stato piacevole ritrovarsi. Ero convinto che la Fiorentina avesse già vinto un altro scudetto. Un pizzico di sana gelosia c’è sempre in questi livelli, se uno ha un record. È un fattore umano ma se vincono sono contento per loro: ho sempre un legame con la Fiorentina. Ho visto giocare i viola, mi piace Gori che ha talento e prospettiva e anche Sottil che ha talento e colpi. Credo faranno cose buone nel calcio".

"di Stefano Rossi e Giacomo Brunetti

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