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Settore giovanile, si cambia. Guidi l’emergente

L’uscita di scena di Pantaleo Corvino comporta inevitabilmente un cambio di strategia anche per il settore giovanile. Nonostante la preventivata conferma, se non promozione, del professor Vincenzo Vergine, di Maurizio …

Redazione VN

L’uscita di scena di Pantaleo Corvino comporta inevitabilmente un cambio di strategia anche per il settore giovanile. Nonostante la preventivata conferma, se non promozione, del professor Vincenzo Vergine, di Maurizio Niccolini e di Stefano Cappelletti la programmazione varierà. La presenza di Pradé fa pensare che la prossima ‘cantera’ della Fiorentina possa ispirarsi, se non a quella inarrivabile del Barcellona, perlomeno a quella romanista, esemplare non solo per i giocatori ma anche per i tecnici da lì sbocciati se si pensa ai due allenatori saliti in Serie A, ovvero Andrea Stramaccioni, alla grande Inter a soli 36 anni, promosso dalla Primavera a cui era giunto nella stessa stagione proprio dagli Allievi Nazionali della Roma dove era stato sei anni.

La Primavera coniata da Corvino ha arricchito la bacheca di due trofei, ma ha portato in prima squadra un solo giocatore, ovvero Camporese arrivato però ai tempi di Saturni, Galli e Leonardi. Corvino ha prima attinto dal mercato dell’Est e poi da quello brasiliano ma i frutti sono stati finora inferiori alle aspettative. Migliori prospettive provengono dai ragazzi africani ma sarebbe bene guardarsi anche attorno, nelle vicinanze, o addirittura in casa propria se si pensa al prossimo tecnico della Primavera. Difficilmente confermato Semplici a scadenza di contratto, nonostante l’ultimo successo nella Supercoppa, avanzerebbe a rigor di logica la candidatura di Federico Guidi, nella stagione passata tecnico scudettato coi Giovanissimi e adesso alla guida della formazione Allievi qualificatasi alla fase finale del campionato dal 12 al 22 giugno a Chianciano Terme.

Lì, il Guidi, si giocherà anche le personali chance di promozione. Senza paura né timori, del resto anche Pep Guardiola fu scelto dal Barcellona a soli 37 anni.

Paolo Mugnai - La Nazione