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Primavera in crisi: che fatica senza Acosty

Come se avvertisse la mancanza del suo padre fondatore, la Primavera di Corvino sembra aver smarrito la propria identità ovvero non vince più, perlomeno da tre partite. Dopo i pareggi …

Redazione VN

Come se avvertisse la mancanza del suo padre fondatore, la Primavera di Corvino sembra aver smarrito la propria identità ovvero non vince più, perlomeno da tre partite. Dopo i pareggi con Siena e Genoa, la sconfitta interna con il Torino assume più rilevanza in quanto avvenuta contro una diretta concorrente all’immediato accesso ai play off, consentito alle prime due di ogni girone. A tre punti dalla capolista Juventus (che deve recuperare una partita in più), i viola hanno quattro lunghezze di vantaggio sui granata e sull’Empoli, con cinque gare ancora da giocare compresa quella di sabato a Modena contro un avversario sconfitto all’andata 4-2, battuto nell’ultimo incontro 3 a 0 in casa dal Cagliari e tristemente penultimo in classifica.

Una trasferta apparentemente agevole che giunge al momento opportuno per la squadra di Semplici. Mancherà per squalifica anche Bittante, ma l’assenza più pesante in questi ultimi turni è stata un’altra. Si tratta di Acosty (nella foto in alto impegnato contro il Catania), miglior realizzatore della squadra e generoso uomo-assist. Non a caso all’andata il ghanese affondò con facilità i propri colpi nella retroguardia modenese segnando una tripletta. Giocatore simbolo di questa Primavera afro- brasiliana (ma uno dei giocatori più interessanti è il portiere lituano Svedkauskas), costosa e negli ultimi due anni protagonista con finali perse e vinte, la bacheca arricchita di una Coppa Italia e di una Supercoppa.

Paolo Mugnai - La Nazione