E’ stato uno dei protagonisti dell’annata della Fiorentina di mister Guidi, risultando in più occasioni decisivo, come nella semifinale Scudetto contro la Juventus. Il portiere della Fiorentina Primavera classe ’99 Michele Cerofolini si è raccontato a Footballscouting.it:
giovanili
Primavera, Cerofolini: “Amarezza per la finale. Moena? Un sogno. Il rigore di Kean…”
"Kean? Quando ha iniziato la rincorsa avevo intuito che c’era qualcosa di strano. Inizialmente volevo buttarmi all’incrocio..."
"Finale scudetto contro l’Inter? A dir la verità non l’ho ancora smaltita, magari nei momenti quando sono da solo torna la rabbia. Penso che sia giusto ripartire senza pensare a ciò che è successo, come è accaduto varie volte durante l’anno. La delusione è tanta, arrivare in finale e poi perdere non era quello che volevamo. A livello tecnico non abbiamo sofferto l’Inter, siamo stati alla pari. Credo che a livello fisico loro avevamo qualcosa in più e ci hanno puniti. Anche gli episodi contano in una partita del genere, come il primo goal che abbiamo preso dove potevamo fare meglio. Purtroppo in queste partite basta sbagliare un minimo e vieni punito. Abbiamo dato il massimo, dal punto di vista dell’atteggiamento non abbiamo nulla da rimproverarci. Rigore di Moise Kean? Quando ha iniziato la rincorsa avevo intuito che c’era qualcosa di strano. Inizialmente volevo buttarmi all’incrocio, in quella frazione di tempo però, non ho pensato molto e, istintivamente ho deciso di rimanere in piedi, ed è andata bene.
Guidi? Ci ha dato tanto, sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista del gioco. Ho un bellissimo rapporto con lui, mi ha dato fiducia, fuori dal campo ridiamo e scherziamo quando è possibile. Sa gestire il gruppo, alzare i toni quando l’attenzione cala e tirare il massimo da ognuno di noi. Ci ha insegnato a giocare a calcio, il nostro punto forte era far girare la palla e mantenere alta l’intensità. Gli auguro il meglio per la sua carriera, lo merita davvero. Portiere? Sin da piccolo ho voluto fare il portiere. A casa avevamo un campetto dove giocavo con mio fratello e puntualmente andavo in porta. Da li ho iniziato a fare il portiere e non ho più cambiato ruolo. I mie idoli sono sempre stati Buffon e Casilias, quando li vedevo in tv sognavo di avere una carriera come la loro. Ritiro di Moena? Ancora non so nulla ma sarei veramente orgoglioso e contento di port andare in ritiro con loro perché sarebbe un’ esperienza bellissima e credo che ogni ragazzo abbiamo un obiettivo del genere. Ho fatto tutto il settore giovanile nella Fiorentina, arrivare a fare il ritiro con loro è un sogno che si realizzerebbe. Sarebbe fantastico. Futuro? Ancora non so niente, devo parlare con la società. Sicuramente, un’esperienza altrove, mi insegnerebbe molto, però devo parlare con la società. Insieme decideremo quale sarà il percorso più corretto per farmi crescere".
© RIPRODUZIONE RISERVATA