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Alla scoperta del settore giovanile viola: tra partnership, talenti e filosofia

Alla scoperta del vivaio viola e delle sue dinamiche

Giacomo Brunetti

"Uno dei settori giovanili più titolati e floridi d'Italia: potremmo definire così il vivaio dell'ACF Fiorentina. Tre Scudetti, altrettante Coppa Italia ed una Supercoppa conquistati dalla Primavera, oltre a tre campionati Allievi Nazionali ed otto trionfi nel Torneo di Viareggio, a cui si sommano numerose vittorie nelle categorie più giovani, tra cui quella nel campionato Giovanissimi 2010/2011, l'ultimo Scudetto portato a Firenze dai ragazzi viola.

"Scopriamo il suo funzionamento della fucina di talenti nostrana.

Elevato numero di calciatori lanciati

"I settori giovanili non si valutano dai trofei. O meglio, non completamente. Infatti risalta all'occhio come la Fiorentina abbia cresciuto molti calciatori che poi si sono affermati in Italia ed all'estero, sia nelle massime serie che in quelle minori. Da D'Ambrosio a Palombo, da Brivio fino a Seculin, passando naturalmente per Bernardeschi, Chiesa e Babacar: questi e molti altri erano i giocatori cresciuti nel vivaio viola ai nastri di partenza della scorsa Serie A. Nella prossima stagione, oltre al già presente Capezzi, si aggiungeranno ad esempio Venuti, Fazzi, Camporese e Mancini, aumentando ancora di più la qualità del lavoro fatto negli ultimi anni. Inoltre, tantissimi - tra chi ancora di proprietà della Fiorentina e chi invece ha preso altre strade - sono sparsi per le serie minori, sia in Serie B che nelle categorie inferiori.

La direzione del settore giovanile ed il reclutamento dei calciatori

"Il vivaio della Fiorentina è gestito da Promesse Viola S.r.l - di totale proprietà naturalmente dell'ACF Fiorentina S.p.A. - che, come specificato nei documenti ufficiali, è una "società avente per oggetto le prestazioni di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, logistica e assistenza allo studio degli atleti del settore giovanile". Il Responsabile del vivaio gigliato è il "Prof" Vincenzo Vergine, che da anni si occupa di coordinare il lavoro dei tecnici e dei giovani. Per quanto riguarda gli innesti, una fitta rete di osservatori scandaglia il territorio nazionale - come testimonia, ad esempio, l'arrivo di Frison dal Bassano ufficializzato alcuni giorni fa - ma anche toscano - il 48% dei "giovanissimi scudettati" era nato nella Regione mentre un altro 28% a Firenze - per aumentare la qualità degli innesti che entrano a far parte della famiglia viola.

Terreni di gioco sparsi sul territorio

"A differenza di altre società, la Fiorentina non dispone di un centro sportivo unico per tutte le squadre delle giovanili. Al contrario, sfrutta vari campi distribuiti sulla Provincia di Firenze: la Primavera, così come l'Under-15 e l'Under-17, usufruisce del "Bozzi" per disputare le proprie partite, mentre l'Under-16 gioca a San Marcellino ed i Giovanissimi Professionisti al Galluzzo, con i Giovanissimi B Professionisti e gli Esordienti che occupano invece l'impianto di Calenzano. La scuola calcio si divide poi sui terreni da gioco già citati.

Gli investimenti per la Primavera ed i poteri di Corvino

"La Fiorentina è una delle squadre che raggiunge le fasi finali del campionato Primavera con più costanza: merito di un eccellente lavoro precedente ma anche degli investimenti che la società opera per trovare degli innesti validi di cui disporre ai nastri di partenza delle varie stagioni della più alta categoria giovanile. I vari Castrovilli, Illanes e Chrzanowski, oltre a Scalera, rappresentano acquisti ad hoc che quest'anno sono riusciti ad aggiungere valore ad una rosa già competitiva. Naturalmente, tanto per citarne alcuni, visto che da tempo i viola operano secondo questa modalità, in linea con gli altri club italiani. Per agevolare la crescita e l'ingresso nella Fiorentina dei vari giovani provenienti dall'esterno, è stata creata una delega per il direttore generale Corvino: egli potrà stipulare contratti per conto di ACF per le prestazioni sportive di calciatori professionisti e del settore giovanile, ma entro 100.000 euro ad operazione e fino a complessivi 500.000 euro per stagione sportive. In caso di operazioni con importi superiori sarà necessaria l’autorizzazione formale di Cognigni. I nuovi poteri sono validi dallo scorso 14 gennaio, con Corvino che potrà muoversi con più libertà e rapidità soprattutto per il vivaio viola.

Collaborazioni ed affiliazioni con squadre locali

"Esiste una fitta rete di società affiliate che hanno sposato il progetto Fiorentina, sia in Toscana che in Italia. La concorrenza dell'Empoli, in primis, ma anche di Chievo ed Atalanta, ben radicate nella nostra regione, creano qualche ostacolo ai viola, che comunque possono contare su dieci accordi sul suolo nostrano, oltre ad altre venti collaborazioni sparse in tutta la penisola. È stato stilato un Programma Formativo che lega la Fiorentina ai club che decidono di associarsi alla squadra gigliata: lo scorso 12 novembre al Franchi si è tenuto il primo incontro della stagione, dove Vergine ed alcuni componenti dello staff giovanile hanno introdotto ed illustrato le basi del “Modello Fiorentina”, il programma di formazione globale e pluriennale dell’atleta elaborato attraverso il know-how acquisito negli anni dal Club e continuamente soggetto ad aggiornamenti scientifici e applicazioni sul campo. La condivisione dei valori e delle metodologie educativo-formative costituisce infatti l’obiettivo primario del rinnovato rapporto di affiliazione con la Fiorentina che intende creare un filo diretto con quelle società che si propongono di crescere e affinare le competenze tecniche e organizzative dei propri Settori Giovanili.

Massima attenzione fin da piccoli

"Oltre alle varie partnership, la società viola punta anche sullo scandagliamento del territorio. L'attenzione è alta anche quando si vanno ad osservare i bambini più piccoli, che diventeranno l'anello più basso di tutto il sistema. Ogni squadra giovanile è seguita da istruttori ed accompagnatori, secondo varie regole e senza mai tralasciare nessun particolare, sia per quanto riguarda la crescita sportiva ma anche umana, seguendo passo dopo passo i calciatori in erba per aiutarli a diventare grandi. Pensate che Chiesa è costato solamente ottomila euro, tre fissi e cinque di bonus, quando fu acquistato dalla Settignanese, ma questo talvolta può rappresentare un lusso: adesso il valore suo cartellino ha raggiunto cifre esorbitanti e il suo apporto tecnico è consistente. Il trend riguardante i giocatori che riescono ad arrivare in Prima Squadra si sta alzando - da citare gli esordi in Serie A di Perez e Mlakar, oltre all'inserimento in rosa di Maistro - ma si può ancora migliorare. Questo d'altronde è l'obiettivo.

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