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Campanharo: “Vorrei restare a Firenze”

Gustavo Campanharo, giovane calciatore della Primavera della Fiorentina allenata da Leonardo Semplici, è stato intervistato ai microfoni di “Canale Dieci”, dove ha fatto il punto sulla sua annata in viola: “Abbiamo …

Redazione VN

Gustavo Campanharo, giovane calciatore della Primavera della Fiorentina allenata da Leonardo Semplici, è stato intervistato ai microfoni di "Canale Dieci", dove ha fatto il punto sulla sua annata in viola: "Abbiamo fatto bene tutto l'anno, poi nel finale ci è mancato qualcosa per una serie di motivi. Ora proveremo a guardare al futuro per correggere i nostri errori e provare a migliorare. Abbiamo fatto bene e proveremo a continuare questo lavoro. Guardiamo avanti al futuro. Dispiacere per il Torneo di Viareggio? Per me è stato tanto difficile, dopo un anno che abbiamo fatto tanto bene, non andare in finale non si accetta molto bene, ma i rigori sono una lotteria e dobbiamo accettarlo. Ora abbiamo tempo per rivedere alcune cose e cercare di migliorare per il futuro. Il calcio è così: si perde e si vince. L'esordio con la Supercoppa Italiana? È vero, ho iniziato bene, con una grande forma. Poi mi sono dovuto fermare per qualche infortunio al ginocchio e la forma è calata, ma penso di aver dimostrato il mio valore ed il mio modo di giocare calcio brasiliano. In futuro dimostrerò ancora più il mio valore".

In merito alle sue caratteristiche come centrocampista offensivo: "Io sono tecnicamente un buon giocatore, un punto di forza è la capacità di far girare la palla. Riesco anche ad inserirmi bene e fare qualche gol, anche se quest'anno ne ho fatti più su rigore che su azione".

Sulle sue difficoltà nel corso della sua infanzia: "Ho perso mio padre a nove anni, poi la mia mamma non è stata bene. Tante difficoltà superate con l'aiuto di tutta la famiglia. Devo provare a migliorare anche sotto questo aspetto".

Sull'ammirazione per Kakà, idolo di Campanharo come di tanti altri giovani brasiliani: "Sì, è il mio idolo. Credo che ho tante caratteristiche simili alle sue. Sono cresciuto con lui come mio modello, volevo provare almeno ad avvicinarmi a lui per arrivare ad un grande posto".

Sulla possibilità di giocare con la maglia azzurra dell'Italia: "Per me sarebbe un piacere, ho il passaporto italiano e per me sarebbe tanto bello giocare con la maglia azzurra. Cosa sceglierei tra la nazionale brasiliana e quella italiana? Ovviamente la nazionale brasiliana è sempre un sogno per noi, ma è anche più difficile. Siccome ho il passaporto italiano, per me sarebbe uguale, anche perché ho antenati italiani e mi sento un po' italiano anche io".

Infine, chiosa sul futuro, visto che ancora Campanharo è in prestito dalla Juventude ed andrà esercitato l'eventuale diritto di riscatto: "Mi piacerebbe tanto rimanere qua, per più motivi. Mi sono ambientato, mi sento a mio agio e la Fiorentina è una grande squadra, conosciuta in tutto il mondo". (calcionews24.com)