Dopo la vittoria contro il Milan in Coppa Italia, l'allenatore viola Emiliano Bigica ha parlato in sala stampa: "Ci sono una serie di situazioni ricorrenti e dobbiamo migliorare, servono più attenzione e concentrazione per novanta minuti. Ai ragazzi prima della gara ho detto che possiamo scrivere ancora pagine importanti da qui alla fine della stagione. Ogni giorno loro devono capire che serve spensieratezza, ma anche massima concentrazione. Sarà un mese di febbraio dove dovrò sfruttare e alternare tutti i giocatori della rosa. Abbiamo lasciato per strada tanti punti, ma non ne voglio più parlare, perché dobbiamo costruire sulla vittoria di Bologna un percorso che può darci delle soddisfazioni. Non ci regalerà niente nessuno, otterremo risultati solo se alzeremo l'asticella, il nostro primo avversario è la testa.
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Bigica: “Il nostro primo avversario è la testa. Koffi? Lo voglio più cattivo. Su Duncan…”
Le parole del tecnico viola
Fruk calcia molto bene le punizioni, a Bologna mi ha impressionato favorevolmente ed ero indeciso se farlo partire dall'inizio, è un giocatore ritrovato dopo il calvario passato per l'infortunio alla caviglia. Ringraziamo la società per averci fatto giocare al Franchi. Nelle prestazioni non ci sta condizionando la nostra posizione in classifica, i ragazzi hanno sempre avuto approccio importante e premuto sull'accelerazione, ma è inevitabile che questo tipo di campionato è fatto per abituare i ragazzi al calcio dei grandi e i ragazzi dovranno abituarsi a remare anche quando sono nella parte destra della classifica.
Duncan fa parte della prima squadra, se reputano che debba venire a giocare con noi lo accogliamo a braccia aperte. Koffi se imparasse a giocare la palla con i tempi giusti forse questa Fiorentina avrebbe più occasioni da gol, lo vorrei più cattivo negli ultimi venti metri. Abbiamo giocato un'ottima partita contro una squadra che sta dominando il campionato di Primavera 2, loro l'anno scorso retrocessero proprio contro di noi. Beloko? È tornato dalla sua esperienza in Belgio un pochino più ordinato, ci è stato utile sia sulla trequarti che più basso.
Simic e Gorgos? Sarei orgoglioso e felice se riuscissi a portare tutti dall'inizio alla fine, vorrebbe dire che tutti si sentirebbero all'interno di un progetto. Non sono stato io a lasciarli andare, ma loro perché volevano più spazio e gli auguro il meglio. Del mercato c'è chi ci sta pensando, vediamo se arriva qualcosa o rimaniamo questi".
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