C’è anche un po’ di Sesto Fiorentino nello scudetto conquistato dalla Fiorentina Women’s dopo la vittoria per 2-0 contro Tavagnacco allo stadio Artemio Franchi. Alice Tortelli, difensore classe 1998, è una nostra concittadina. Prima del trasferimento nel Firenze avvenuto nel 2013, ha vestito le maglie della Sestese e del Rinascita Doccia. Tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva Alessandro Tortelli, babbo di Alice.
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Womens’, parla il babbo di Tortelli: “Un trionfo straordinario: vi racconto Alice”
“Alice era molto tesa prima della partita, libera e gioiosa, invece, dopo la vittoria. L'ho rivista la sera tardi perché è andata a festeggiare lo scudetto con le compagne..."
“Alice era molto tesa prima della partita, libera e gioiosa, invece, dopo la vittoria. L'ho rivista la sera tardi perché è andata a festeggiare lo scudetto con le compagne. Si rende conto di aver fatto una cosa molto importante, aver riportato uno scudetto a Firenze non finisce sotto traccia“.
Si può parlare di un vero e proprio avvenimento storico perché in Italia il calcio femminile non è molto sviluppato.
“A livello nazionale il calcio femminile è ancora uno sport dilettantistico, per questo motivo il numero di iscrizioni non sono quelle che vediamo in altre nazioni europee o negli Stati Uniti. Ciò che è successo sabato è uno spot non solo per Firenze, ma in generale per il calcio femminile. Forse è stata la prima partita, a livello nazionale, ad esser vista da circa diecimila spettatori“.
Sua figlia si aspettava questa cavalcata trionfale?
“Inizialmente no. Alice aveva addirittura dei dubbi sul fatto se avesse giocato titolare o no in questa stagione. Ha collezionato diciannove presenze in ventuno partite, con la Fiorentina che ha subìto solo sette gol quando manca una giornata al termine del campionato (quella, ininfluente, contro Res Roma, ndr)”.
Quando Alice ha cominciato ad assaporare lo scudetto?
“Dopo la vittoria in trasferta contro il Brescia (1-2, ndr), avversario per il titolo, la squadra ha giocato più libera di testa. Anche Alice era più tranquilla. Quel successo è stato uno spartiacque. E’ stata l’unica partita in cui le ragazze hanno sofferto. Contro il Mozzanica la Fiorentina non è riuscita a segnare il gol del pareggio, ma non ha sofferto. Quella di Brescia è stata una prova di forza perché, nonostante le difficoltà, la squadra ha subìto solo un gol“.
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