Elena Linari, calciatrice per Brescia e tifosa della Fiorentina, ha concesso un'intervista al Corriere Fiorentino dove parla anche del Liverpool, suo prossimo avversario in Champions League. Ecco le sue parole: "Ho già provato l’emozione di giocare nell’Europa che conta ma non me la sono gustata appieno. L’anno scorso ho esordito il 9 ottobre contro il Lione, una delle squadre più forti d’Europa, al Rigamonti di Brescia davanti a 5.000 tifosi. Quella inglese è una squadra esperta e forte, ma ce la possiamo giocare. Cosa ho pensato quando abbiamo pescato il Liverpool? Che era uno scherzo del destino. Da tifosa viola, volare in Inghilterra evoca ricordi straordinari. Ho ancora negli occhi quel meraviglioso gol di Gilardino su assist di Vargas. Memorabile. Speriamo sia di buon auspicio per me, tifosa della Fiorentina da sempre grazie a babbo e zio sono, da piccola andavo allo stadio col nonno, poi con gli amici in Fiesole. E quando sono arrivata a Brescia, la prima cosa che ho fatto è stata quella di colorare con sciarpe viola la mia camera. Firenze me la porto ovunque.
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Linari (Brescia femminile): “Mi piacerebbe sfidare Pepito Rossi”
La calciatrice è una tifosa della Fiorentina
Quello che hanno fatto i Della Valle acquistando la squadra femminile è un qualcosa di importante per noi, ma anche per le società maschili che così possono capire che avere anche una squadra rosa non è negativo. Le mie ex compagne mi hanno confessato di essere sbalordite dalla grande organizzazione che c’è in società a Firenze. Stanno portando nel femminile la mentalità del maschile, è un grande passo. Non nego, da fiorentina, che mi sarebbe piaciuto vivere questa crescita. Ho visto lo spot di ‘Corri la vita’ con le ragazze insieme ai giocatori viola, ai miei beniamini, e ho provato un pizzico d’invidia. Avrei voluto esserci io. Rammarichi? No, a Brescia sto bene, ho vinto tutto e gioco la Champions, ma tornare a casa mi piacerebbe.
Sarebbe bello, da difensore, mettermi alla prova marcando gli attaccanti gigliati: quello che temo di più è Rossi, perché quelli col baricentro basso come lui sono difficili da arginare. Kalinic avrei paura di marcarlo perché fa un lavoro sporco e tanto movimento, va a prendere anche palloni impossibili come quelli vicino alla bandierina del calcio d’angolo e per noi difensori è molto faticoso stargli dietro. Babacar, per certi versi, è più statico. Sarebbe curioso sfidarli".
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