“E’ un dispiacere, io capisco le difficoltà delle altre squadre perché a volte la programmazione di questa Coppa Italia mette in grande difficoltà. Diventa un po’ umiliante per tutti, sia per noi che per loro. Non abbiamo potuto affrontarle come volevamo. Pensiamo al prossimo turno ma sono dispiaciuto. Di questa situazione non ha colpa nessuno, sono le difficoltà del calcio femminile, forse bisognerebbe avere aiuti dalla Federazione. In 40 anni di calcio non mi era mai successa una cosa simile“. Sono queste le parole del mister della Fiorentina Sauro Fattori, ai microfoni di Viola Channel, poco dopo una vittoria che non fa contento nessuno.
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“Basta dare soldi a queste 4 lesbiche” Alla fine, purtroppo, ha avuto ragione Belloli (ex Presidente della LND)
Dopo il vergognoso episodio di Fiorentina Woman's-Atletico Oristano, valido per il 2° turno di Coppa Italia Femminile, si moltiplicano le sensazioni di indignazione a livello nazionale
Allo Stadio “Bozzi” di Firenze, nella giornata di mercoledì, era in programma il 2° turno di Coppa Italia 2017 che vedeva confrontarsi la corazzata gigliata, prima nel campionato di Serie A a punteggio pieno con 15 vittorie in altrettanti incontri, e l’Atletico Oristano, compagine che milita in Serie B (nona in graduatoria). Ebbene la formazione di Battista Carta per problemi logistici (guasto al pulmino) era fortemente rimaneggiata e scesa in campo con solo 7 unità. Un numero limitato diventato fin troppo esiguo, anche per le regole del gioco, quando al 25′, per un infortunio occorso a Roberta Patta, la squadra sarda è rimasta in 6 non potendo più continuare. Un successo a tavolino, dunque, davvero negativo per l’immagine del movimento.
Si rischia di ripetere cose note da anni. Aspetti che rendono ancora complesso il rapporto tra il “Pallone” e le donne in Italia:
Sono passate già due stagioni dalle celeberrime dichiarazioni dell’ex Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli: “Basta dare soldi a queste 4 lesbiche”. Poco però è cambiato e quell’espressione sintesi di un duplice pregiudizio è ancora assai radicata nel nostro sistema. Quando si vorrà cambiare quel che è un’insopportabile normalità?
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