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Frey: “Commisso farà un mercato per portare la Fiorentina in Europa. Liverpool…”

La diretta Instagram con l'ex viola Frey

Redazione VN

L'ex portiere della Fiorentina, Sebastian Frey, è stato il protagonista di una diretta Instagram sulla pagina Romanzo Calcistico:

Liverpool-Fiorentina? Anfield è emozionante, lo stadio, l'inno, sconfiggerli in casa loro è stato stratosferico, indimenticaabile.

Il giocatore più simpatico? Lupatelli, il mio secondo a Firenze. Non vedevamo l'ora di tornare negli spogliatoi dopo l'allenamento per vedere cosa s'inventava il Lupo per farci divertire. Ho a cuore tutte le squadre con cui ho avuto l'onore di giocare, ovviamente ho fatto sei anni a Firenze facendo cose straordinarie e ho un bellissimo rapporto con la piazza. Mutu lo avete definito voi il Fenomeno, è vero, aveva delle qualità calcistiche impressionanti e e poi è mio amico, mi piace parlare bene di lui

Toni o Gilardino? Due grandi campioni del mondo, amici. Gila ha avuto una carriera più lunga, Luca è venuto fuori abbastanza tardi. Avere in squadra chiunque dei due era un lusso.

Col Bayern Monaco sarebbe stato bello passare il turno, vincerla obiettivamente difficile ma eravamo come l'Atalanta, una favola.

Le ambizioni di Commisso sono alte, è arrivato l'anno scorso e ha portato comunque Ribery, io credo che quest'anno farà un mercato come si deve per portare la Fiorentina in Europa.

Vargas? Un animale. Forza straordinaria, gli voglio bene, grande ragazzo. Jovetic ha raccolto poco rispetto alle sue qualità. Nel Monaco ha subito tanti infortuni, avrebbe dovuto giocare ad alti livelli per tanti anni

Il più temibile nei calci da fermo? Mihajlovic. Quando affrontavamo la Lazio mi allenavo sulle punizioni per tre giorni della settimana.

Il più rissoso? Felipe Melo, lui ogni tanto perdeva le staffe e si finiva sempre in rissa, ci sentiamo spesso

Compagni? Jorgensen professionista serio e leader silenzioso, un grande compagno di squadra. La mia mini rossa se la ricordano tutti a Firenze, sono contento. Pazzini ha fatto molta panchina nonostante fosse in forma, ma quegli anni c'era tanta concorrenza davanti. Anche ora a Verona fa la differenza quando entra

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