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“Cecchi Gori di Vizi e di Virtù”: finite le riprese del documentario sull’ex patron viola

Terminate le riprese del documentario che racconterà la vita di Vittorio Cecchi Gori

Redazione VN

L’epopea della famiglia Cecchi Gori, da papà Mario al figlio Vittorio. Cinquant’anni di cinema e non solo. La storia di un impero che ha raccolto premi Oscar, David di Donatello, Nastri d’Argento, che ha prodotto oltre mille film di genere e d’autore (da Il sorpasso di Dino Risi a Borotalco di Carlo Verdone, da Fantozzi va in pensione a La vita è bella di Roberto Benigni, da La leggenda del santo bevitore di Olmi alle commedie di Leonardo Pieraccioni, da Il postino di Troisi a La voce della luna di Fellini) e ha portato la Fiorentina a vincere due Coppe Italia e una Supercoppa (tra il 1993 e il 2002). Non solo, c’è stata anche la discesa in politica di Vittorio, l’acquisto di Telemontecarlo e Videomusic, la fusione con la Silvio Berlusconi Communications che ha dato vita alla Penta Film. Insomma la Cecchi Gori era la nostra major. Poi il tracollo: nel 1999 il collasso di un colosso, il fallimento della Fiorentina e l’arresto di Vittorio.

Tutto questo verrà raccontato nel documentario Cecchi Gori – di Vizi e di Virtù di Simone Isola e Marco Spagnoli, di cui si sono appena concluse le riprese a Roma, nella casa dei genitori di Vittorio, nel quartiere Parioli. «Ci sono tornato da poco in questa dimora – racconta l’ex patron che ci accoglie in una stanza dove troneggiano su una tavola imbandita tre Oscar conquistati con Mediterraneo di Gabriele Salvatores – avrei dovuto farlo prima, ma ora sono sereno, il passato non mi pesa più». «Sulla Cecchi Gori c’era un vuoto – spiega Marco Spagnoli – vogliamo raccontare questa famiglia, riflettere sul potere del produttore cinematografico e su come si è modificato nel corso del tempo». «Esiste un prima e un dopo Cecchi Gori – interviene Simone Isola – da quando Vittorio ha smesso di produrre il panorama produttivo si è modificato». L’idea è di indagare questa epopea attraverso 1800 fotografie inedite, provenienti dall’archivio di Mario Cecchi Gori, e attraverso le voci di personaggi che Vittorio incontra dopo molti anni: da Carlo Verdone a Pieraccioni, da Tornatore a Roberto Benigni. E ci sono anche gli allenatori Roberto Mancini (ora ct della Nazionale), Giancarlo Antognoni e Claudio Ranieri. Vittorio per l’occasione è tornato anche a Firenze, «dove è stato accolto come una rockstar – racconta Spagnoli – c’è chi lo chiama ancora Presidente, non riuscivamo a camminare per le vie del centro: anziani e bambini lo fermavano per scattare selfie». E dopo 15 anni l’ex patron varca i cancelli dello Stadio Franchi. «E lì non ha parlato- confessa Isola – si è solo emozionato». Lo scrive Iodonna.it

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