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“Zarate non ci sarà. Viola siate più forti dei torti” L’editoriale del Direttore Pestuggia

La Fiorentina perde definitivamente una pedina importante per il match dell'Olimpico

Saverio Pestuggia

E così Mauro Zarate non ci sarà per la partita dell'Olimpico che vale la rincorsa Champions e, perché no, anche al secondo posto che darebbe la certezza assoluta di partecipare alla massima competizione europea incassando una bella cifra. La decisione è arrivata da poco da parte della Commissione giudicante che ha respinto il ricorso incamerando la tassa (prassi normale) pagata dalla Fiorentina.

Premesso che Zarate ha sbagliato a fare qual gesto e che quindi una squalifica doveva essere comminata, ci sembra veramente pesante definire "condotta violenta" il mimare l'aggressione come appunto fatto da Maurito contro i giocatori dell'Inter che pochi secondi prima avevano fatto altrettanto restando però impuniti. Nel calcio conta quanto visto dall'arbitro, ma se l'ufficiale di gara non vede conterebbero anche le immagini. Ma lasciamo perdere non parliamo dei nerazzurri, tornando a Zarate che non sarà a disposizione di Sousa a Roma.

Certo che le dichiarazioni di Sousa in sala stampa e dello stesso Zarate al Meyer pochi giorni fa non hanno contribuito a rasserenare gli animi e a dare una mano al ricorso della società viola. Parlare di squalifica a tempo per saltare Roma (entrambi hanno sottolineato la cosa) è forse la verità, ma probabilmente avrei lasciato la palla ai giornalisti e sicuramente ai tifosi che si vedono privati di un giocatore tra l'altro che ha il dente avvelenato contro i giallorossi per la sua lunga militanza sull'altra sponda del Tevere.

Qualcuno ci aveva fatto la bocca? Personalmente non ho mai creduto che i giudici potessero derubricare il fatto portandolo a condotta scorretta (il che avrebbe aperto le porte ad una diminuzione della pena), ma lasciandola come condotta violenta le possibilità erano veramente minime. E così è stato.

Voltiamo pagina, Zarate ci aiuterà nel finale di stagione e non venerdì. A Roma voglio rivedere quella Fiorentina che nel primo tempo ha messo alle corde un Napoli che è stato salvato solo dal fattore C, voglio una Fiorentina arrabbiata e vogliosa di fermare la serie della Roma di Spalletti proprio come successe per l'Inter di Mancini a inizio stagione. Ma certamente i torti non vengono mai soli: perché programmare un match di venerdì quando una delle due contendenti è scesa in campo lunedì sera? La Roma gioca la Champions e va tutelata, ma la Fiorentina che ha giocato l'Europa League e posticipato a lunedì perché deve essere così penalizzata? E forse questo è un torto ancora maggiore della mancata riduzione della squalifica di Zarate.

Ma Sousa si travesta da Don Chisciotte e il capitano Gonzalo faccia Sancho Panza e visto che i mulini a vento della giustizia sportiva e della Lega non possono essere battuti, ci mettano con tutta la squadra il massimo dell'impegno e della rabbia che tutti noi abbiamo per queste ingiustizie e che certamente nel chiuso dello spogliatoio viola hanno anche i ragazzi viola.

Forza Paulo e forza ragazzi,che la forza sia con voi