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VN – Il Pagellone del 2020 di Lamberto Boranga

Lamberto Boranga

A tutto Boranga: voti a squadra, Commisso, Iachini-Prandelli e tifosi

Filippo Angelo Porta

Il 2020 è giunto al termine. E' stato senza dubbio un anno che difficilmente dimenticheremo: abbiamo cambiato le nostre abitudini, abbiamo modificato la nostra vita. Anche lo sport ha dovuto cercare il proprio nuovo equilibrio e il calcio, dopo un primo stop, non si è più fermato.

In casa Fiorentina, sono successe molte cose in questo 2020, tra cambi di allenatori e risultati non sempre convincenti, fino ad arrivare alla splendida vittoria in casa della Juventus prima della sosta natalizia. Adesso che è appena iniziato il 2021, vogliamo provare a dare i voti all'ultimo anno Viola e per farlo abbiamo contattato un grande ex, Lamberto Boranga:

  • Squadra: «solo perché ha battutto la Juve, gli darei 10. In realtà, il voto giusto è 5. Per la salvezza, può andare bene, ma se vuole ambire a qualcosa di più, serve altro. Ci sono solo problemi di testa, perché a livello di qualità la squadra c'è. Mancano le motivazioni: la squadra sembra priva di carattere. Perché, come ho detto, la rosa è competitiva a un livello medio-alto. Ha delle ottime potenzialità, sicuramente potrebbe stare stabilmente nella parte sinistra della classifica. Ma servono leader, Ribery non è Ibrahimovic. Se io fossi in Pradè, prenderei giocatori di carattere: Mandzukic ad esempio sarebbe perfetto. Bisogna prendere d'esempio il Milan: bel mix fra giocatori giovani ed esperti. Ci vuole un equilibrio mentale».
  • Commisso: «è un tifoso, ci mette grande entusiasmo, ma manca di esperienza nel calcio italiano. Non è facile, perché il nostro calcio è un mondo particolare. Per l'entusiasmo meriterebbe 8, però spesso si perde: si fa prendere troppo dall'amore per questa squadra e per questo gioco, ma in realtà il Presidente deve fare il Presidente. Dovrebbe parlare col direttore sportivo e l'allenatore; organizzare un colloquio stretto, cercando di capire perché la squadra è stata così in difficoltà. Dovrebbe ascoltare loro e fidarsi dei "suoi" uomini. La vittoria con la Juve maschera un momento che non era positivo: la squadra non sta benissimo. Lui ha fretta di risultati, ma è un errore. Deve avere pazienza e avere voglia di migliorare la qualità della squadra e per farlo deve innanzitutto partire dalla mentalità dei "suoi" ragazzi. Alla fine però un 6 lo merita, ma sarebbe da 8, quindi sono positivo»;
  • Iachini-Prandelli: «Iachini non mi aveva convinto come tecnico, poteva fare di più con la squadra che aveva. Non è stato capace di ottimizzare i "suoi" giocatori. Il voto è 5. A Prandelli, invece, do un 6, ma perché gli serve tempo. E' intelligente e sa come migliorare la squadra. Dia dei consigli a Commisso sul mercato, ad esempio comprando una punta. Cutrone che acquisto è stato? Bisogna fare colpi intelligenti. Servono giocatori d'esperienza e giovani di personalità. Castrovilli è un giocatore vero, ma non può bastare solo lui».
  • Tifosi: «i tifosi sono importanti e senza la tifoseria questi ragazzi fanno fatica. Il pubblico dà la carica, anche in trasferta. Ti danno una adrelina mostruosa. Io la penso come Ibrahimovic e CR7: anche i tifosi avversari servono. I fischi del pubblico avversario mi davano una carica incredibile. Speriamo si possa tornare presto allo Stadio e alla nostra normalità. Il pubblico e i tifosi sono sempre da 10, anzi da 12: 11 giocatori più il pubblico».
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