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Viviano a VN: “Chiesa rinnoverà, sarei potuto tornare ma aveva ragione Pradè. Vi dico quanto finisce stasera”

Emiliano Viviano, in occasione della partita fra le sue due ex squadre Brescia e Fiorentina, si racconta ai microfoni di Violanews.com: la sua passione per la Viola, la volontà di tornare al più presto a giocare e tanti aneddoti

Filippo Angelo Porta

Emiliano Viviano non è mai stato banale. Schietto, diretto, passionale e genuino. Il tutto con la sua inconfondibile ironia. Sangue viola nelle vene, ma con il cuore diviso fra più squadre: Fiorentina, Brescia e Sampdoria su tutte. Un girovago del calcio italiano, con la valigia sempre piena di ricordi. Fotografie che catturano i momenti della sua vita professionale e non solo. I suoi ricordi, le sue sensazioni, le sue aspettative raccontate in esclusiva ai microfoni di Violanews.com.

Emiliano, stasera c'è Brescia-Fiorentina, due delle squadre a cui sei più legato: per chi tifi? E come finirà la partita?

"E' una sorta di derby per me, anche in famiglia. Io tifo Fiorentina, mia moglie Brescia e la piccola Viola, mia figlia, ancora non si sa. Posso però dirti che è innamorata di Matri, è una sua super tifosa. Alessandro lo sa e spesso scherziamo su questo aspetto, però deve fare il bravo con lei, sennò lo riempio di mazzate (ride ndr). Comunque tra Brescia e Fiorentina tiferò Fiorentina, però se dovesse perdere diciamo che sarò meno arrabbiato rispetto ad altre sconfitte, perché comunque sono molto legato a Brescia. Cellino si arrabbierà per quello che ho appena detto? Può essere, ma tanto lui sa che lo stimo tanto e che spero che il Brescia possa salvarsi e fare una bella stagione. Per me la partita, comunque, finirà 1-1. A segno Chiesa e Balotelli".

Da grande tifoso viola, è bello rivedere l'entusiasmo ritrovato a Firenze? Come giudichi il nuovo patron Commisso e dove può arrivare questa Fiorentina?

"E' un sogno tutto questo, sta andando tutto alla grande. La squadra vince e la proprietà ha tanta voglia di investire. Lo vediamo anche recentemente con gli esempi del nuovo centro sportivo e la volontà di costruire un nuovo stadio. E' presto per dire dove possa arrivare, ma per me può lottare per l'Europa. Montella è uno ambizioso, non si accontenta. E lo stesso vale per Commisso".

Ti ha sorpreso l'impatto di Ribery sul nostro campionato?

"No, non sono sorpreso. Mi ha sorpreso, invece, la sua grande voglia. Sai, alla sua età, ci sta anche andare in posti dove ti pagano tantissimo. Lui, al contrario, ha voluto dimostrare a tutti di poter ancora stare a certi livelli. E' un campione assoluto, ha una mentalità da fuoriclasse. La sua carriera parla da sola".

Ora, trittico di giocatori: Castrovilli, Chiesa e Dragowski. Come li giudichi fin qui?

"Sono tre giocatori importantissimi per questa squadra. Castrovilli è una vera sorpresa. Lo conoscevo, ma vederlo già così pronto mi ha sorpreso. Ci ho parlato dopo la partita con la Sampdoria e posso dirti che è un ragazzo molto maturo e con la testa sulla spalle. Chiesa, invece, è il giovane italiano più forte in questo momento. Siete voi giornalisti che mettete in circolazione i suoi presunti malumori. Lui è fiorentino dentro e ama la Fiorentina, così come tutta la sua famiglia. Credo sia normale vacillare un momento quando ti arrivano offerte così importanti, ma alla fine lui è rimasto. E credo anche che alla fine rinnoverà con la Fiorentina, perché Commisso vuole fare una grande squadra per il futuro. Su Dragowski, infine, posso dirti che la Fiorentina ha fatto benissimo a puntarci. E' molto forte, deve solo avere il giusto tempo perché le pressioni che ci sono qui sono diverse da quelle che ci sono ad Empoli".

Se ti chiedo il giocatore di cui Montella proprio non può fare a meno, qual è il primo che ti viene in mente?

"Badelj, perché dà equilibrio alla squadra. Se vuoi proporre un gioco offensivo, serve tantissimo un giocatore come lui, abile in entrambe le fasi. Poi però voglio citare anche Dalbert: è il giocatore che mi ha sorpreso più di tutti. E' arrivato con grande voglia e nel 3-5-2 è fondamentale, molto forte".

A proposito del 3-5-2, sembra proprio che Montella abbia trovato l'abito perfetto per la squadra. Quanto è stato importante l'innesto di Caceres?

"Conoscendo Vincenzo, posso dirti che Caceres è proprio il difensore che, a livello di caratteristiche, lui ricerca. E' un centrale aggressivo che accorcia sempre sull'uomo. E con Pezzella e Milenkovic forma una difesa perfetta: i tre si completano. German è il cervello, Milenkovic ha fisicità e Martin è bravissimo nella marcatura".

Attualmente sei svincolato: quanta voglia hai di tornare a giocare?

"La voglia c'è, sono determinato in questo. Ora sto molto bene e mi alleno con regolarità con la Primavera della Sampdoria. Per il momento non ci sono stati contatti, ma stiamo lavorando in tal senso. Voglio tornare a giocare, preferibilmente in Italia: Serie A o Serie B. Non escludo nulla ora".

Quest'estate però hai ricevuto varie offerte, giusto?

"Sì, le mie ultime offerte concrete risalgono a quest'estate. Non posso dirti quali squadre, per rispetto anche nei confronti degli altri colleghi, però ho ricevuto varie offerte. Ma per un motivo o per un altro non mi convincevano totalmente".

A distanza di qualche anno, hai dei rimpianti per come finì la tua avventura in viola e c'è mai stata occasione di tornare?

"No, nessun rimpianto. Per me è solo motivo di orgoglio aver giocato nella squadra del mio cuore. Io sono un figlio della città. Sì, c'è stata un'occasione quest'estate, ma, come giustamente aveva detto il direttore Pradè, avrei probabilmente messo troppa pressione a Dragowski. Magari al primo errore, i tifosi avrebbero cominciato ad invocare il mio nome".

In conclusione, ti chiedo un augurio per questa nuova stagione appena iniziata, da tifoso e da professionista.

"Da tifoso, spero che la Fiorentina vada in Europa, che la Samp si riprenda da questa brutta situazione e che il Brescia si salvi. Anche perché non è un mistero che io sogno di chiudere la mia carriera lì. Come professionista, invece, mi auguro di tornare al più presto a giocare. In Italia, preferibilmente. Valuto sia la A che la B, ho tantissima voglia di rimettermi in gioco. In C guardo con attenzione il Monza di Brocchi, sta facendo un grandissimo campionato. Cristian quest'estate me ne ha parlato benissimo, sono super organizzati, mi ha detto che era dai tempi del Milan che non vedeva un'organizzazione simile. Se nel prossimo futuro ci fosse una possibilità di andarci, la valuterei con notevole interesse".

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