Appena il tempo di esonerare Montella, la Fiorentina si è buttata a capofitto sulla ricostruzione. Il tema centrale è la programmazione della prossima stagione per recuperare il tempo perso. Il lavoro di Rogg, Pradè e Angeloni in queste ore si è incentrato, soprattutto, sul vaglio del nuovo allenatore ma qualche novità arriva anche sul fronte Salah. Ma andiamo con ordine. Martedì i dirigenti hanno avuto contatti stretti con il legale rappresentate di Paulo Sousa per gettare le basi di un ipotetico futuro insieme. Nelle scorse ore i viola erano arrivati a sondare il terreno attraverso canali secondari, adesso è arrivato il momento di uscire allo scoperto. E le prime risposte sono buone nonostante ci sia bisogno di parlarsi ancora e di programmare il lavoro. In alternativa ci sarebbe Roberto Donadoni, autore di un encomiabile lavoro in quell'inferno di Parma. Più indietro e quasi svanita la figura di Ventura, mentre non è da escludere una pista a sorpresa italiana. Queste seconde scelte sarebbero in linea con la volontà di rendere maggiormente italiana anche la rosa. Entro giovedì, giornata in cui ci sarà il CdA, il nuovo allenatore dovrebbe essere scelto ed ufficializzato.
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Tra contatti e riflessioni: la ricostruzione viola è iniziata
Priorità al tecnico, da Sousa alla pista italiana. Salah sta decidendo il futuro: il dubbio non è l’addio di Montella
Capitolo Salah: nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato di alcuni dubbi del calciatore sulla propria permanenza a Firenze (Clicca qui). Uno dei suoi rappresentanti ha da poco incontrato la società ma la situazione è in fase di stallo anche perché il club sta dando precedenza assoluta alla scelta dell'allenatore. Alla fine di giugno gli uomini di mercato viola - che da oggi possono contare anche su Pedro Pereira che è diventato operativo - incontreranno di nuovo gli agenti dell'egiziano per prendere una decisione. Il giocatore, nel frattempo, avrà modo di decidere se vuole proseguire la sua esperienza a Firenze e crescere ulteriormente oppure se cedere alla corte di club più blasonati che lo stanno corteggiando. Il vero grande dubbio di Mohamed adesso è proprio questo e non l'addio di Montella, tecnico che lo ha saputo valorizzare. I primi due nodi del futuro della Fiorentina sono arrivati al pettine: la dirigenza deve scioglierli cercando di accelerare senza perdere lucidità. Un primo banco di prova della nuova equipe di mercato viola.
STEFANO ROSSI
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