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Torricelli a VN: “Juve macchina da guerra. Sousa? Se non merita la conferma lui…”

"La formazione della Fiorentina a Udine? Sousa voleva centellinare le forze. Ecco quale attaccante della Juventus vedrei bene in viola"

Stefano Niccoli

Grazie alla vittoria col Sassuolo, la Fiorentina sembrava uscita dal periodo negativo. Solo un'illusione però, vista la sconfitta rimediata mercoledì sera contro l'Udinese. Insomma: in casa gigliata si respira un'aria pesante e all'orizzonte c'è La Partita, quella contro la Juventus, vicinissima al suo quinto scudetto consecutivo. Per un commento sul momento della squadra di Sousa e sulla gara di domenica sera, Violanews.com ha intervistato Moreno Torricelli.

Come ti spieghi il calo della Fiorentina dopo un’ottima prima parte di stagione?

“Al 95% qualsiasi squadra ha, durante la stagione, dei cali. E’ chiaro che si lavora per non averli. Nella prima parte di stagione la Fiorentina è andata oltre le più rosee aspettative, adesso è calata, ma si sta pur sempre giocando l’Europa League. Peccato per questo calo perché anche altre squadre stanno avendo dei passaggi a vuoto come il Napoli e la Roma ad esempio. La Fiorentina avrebbe potuto lottare per qualcosa in più dell’Europa League”.

A tuo avviso come mai la Fiorentina non riesce mai a fare il cosiddetto salto di qualità?

“Non è mai facile perché la concorrenza è molto alta. Al di là dello strapotere della Juventus, le altre squadre si lottano un posto in Champions League per questioni di punti. Avere una rosa limitata ha sicuramente influito”.

Cosa ne pensi di Paulo Sousa e del tira e molla tra lui e la società per quanto riguarda il suo futuro?

“Ritengo Sousa una persona estremamente sincera. Quest’anno ha fatto molto bene, la Fiorentina è stata una delle squadre che ha espresso il calcio migliore fino a quando è stata bene. Paulo vorrà delle garanzie per quel progetto di crescita che ogni allenatore si aspetta”.

La società è molto stizzita nei confronti di Sousa, alla luce soprattutto delle sue scelte per la partita contro l’Udinese. Il portoghese si merita la conferma?

“Se non merita la conferma un allenatore come Paulo Sousa, non la meriterebbe nemmeno il novanta per cento dei tecnici in Italia. Lui vede la squadra tutta la settimana, siamo arrivati alla fine della stagione per cui le forze vanno centellinate. Se a Udine ha pensato di mettere in campo quella formazione, è perché aveva dei motivi validi. Non fa certo delle scelte per perdere una partita. Viste le tre gare in una settimana, ci può stare di far riposare gli uomini migliori”.

Facciamo un’ipotesi: se Paulo Sousa lasciasse la Fiorentina, chi vedresti bene al suo posto per la prossima stagione?

“Difficile dirlo. E’ chiaro che spero che Paulo rimanga a Firenze, vorrebbe dire che allenatore e proprietà sono contenti. Se non dovesse essere così, di allenatori bravi ce ne sono. Mi viene in mente Pioli che è stato esonerato questa stagione, ma la scorsa ha fatto molto bene alla Lazio”.

Guardiamo a domenica sera: che partita ti aspetti? Quale potrebbe essere il copione tattico?

“Conosciamo la Juventus. E’ una macchina da guerra, nel dna ha la voglia di vincere sempre. Inoltre vincere lo scudetto in casa della Fiorentina sarà un motivo in più per i bianconeri per far bene. La Juventus andrà a Firenze per fare la partita, conscia dei propri mezzi”.

Come mai le altre squadre, e quindi non solo la Fiorentina, non riescono ad avere quella mentalità vincente, tipica – appunto – della Juventus?

“A differenza di altre squadre, la Juve ha tanti giocatori con un forte senso di appartenenza alla maglia. Mi riferisco, ad esempio, a Buffon, Bonucci, Chiellini, Barzagli. Credo che sia questa la differenza. I giocatori più esperti portano l’esempio ai nuovi arrivati. Fanno capire loro cosa significa giocare per la Juventus. Conta solo vincere, arrivare secondi non basta”.

Quale giocatore della Fiorentina vedresti bene nella Juventus e viceversa?

“Direi Bernardeschi alla Juve. Ha giocato un campionato eccezionale, in prospettiva – se continuerà a crescere – diventerà un giocatore importante, non solo a livello italiano. Viceversa credo che per mentalità e voglia di fare Zaza potrebbe far comodo alla Fiorentina”.

Hai citato Bernardeschi. Ha fatto bene, ma ultimamente è calato moltissimo. Si merita la convocazione agli Europei?

“Come ho detto prima, ci sta di avere degli alti e dei bassi nell’arco di una stagione. E’ la prima stagione che gioca così tanto e l’inesperienza non lo aiuta sotto questo profilo. Le qualità, però, le ha. Non devo dire io a Conte se Bernardeschi merita o no la nazionale”.

Che ricordi hai della tua avventura alla Fiorentina?

“Mi ricordo tutto di Firenze, mi sono trovato bene, soprattutto il primo campionato quando riuscimmo a centrare la qualificazione in Champions League. Sono state emozioni molto forti. Mi ricordo bene la mia prima vittoria da ex contro la Juventus a Firenze, con quel famoso colpo di testa di Batistuta. Quella vittoria me la porto nel cuore”.

Te la senti di fare un pronostico per domenica sera?

“Di solito non li faccio mai, a maggior ragione quando si sfidano Fiorentina e Juventus. Mi auguro solo che sia una partita all’altezza dei giocatori che ci sono in campo”.

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