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Togliere la squalifica a Cuadrado? I precedenti ci sono

Da Van Basten a Toni, il Giudice Sportivo annullò un abbaglio (COMM.)

Redazione VN

CAMPIONATO 1991-92 - 9° Giornata

Milan-Roma 4-1 

Arbitro: Cesari

All'86° minuto, sul risultato di 4-1, contrasto fra Van Basten e De Marchi all'apparenza regolare per l'arbitro, ma non per l'assistente di linea che comunica qualcosa al direttore di gara il quale espelle l'attaccante olandese.

"Speriamo che la televisione mostri l'azione e che l'arbitro ed il guadralinee si convincano che non ho fatto nulla - disse nel dopo gara Van Basten - Adesso che siamo in testa alla classifica da soli la strada si fa più difficile perché tutti vorranno batterci, ed è importante la mia presenza".

Il 15 novembre, ovvero due giorni prima della 10° giornata (il campionato aveva osservato, nel frattempo, un turno di riposo), la disciplinare cancellò la squalifica di Van Basten. 

Vi proponiamo di seguito l'articolo che uscì su La Repubblica al riguardo:

MILANO - La squalifica è stata cancellata, il Milan non perde Van Basten per la gara di domani a Marassi contro la Sampdoria ma la giustizia sportiva respinge il tentativo di far valere, riprese televisive e altre "prove" tecnologiche. Per la Disciplinare il referto del guardalinee Battaia resta l' unica versione valida per giudicare quanto avvenne a tre minuti dalla fine di Milan-Roma "...non essendo prevista dal regolamento l' introduzione di mezzi di prova che non siano il rapporto dell' arbitro, dei guardalinee, dell' eventuale commissario di campo...". Rimane dunque ufficialmente la gomitata del centravanti olandese a De Marchi denunciata dal signor Battaia (in realtà ad aver commesso il fallo era stato Serena), solo che i giudici riuniti ieri a Milano hanno deciso che non si trattò di un colpo "intenzionale" e che quindi è sufficiente punirlo con una "ammonizione con diffida". Si tratta di una decisione che ha tutto il sapore di un accomodamento, in linea con quella raccomandazione del presidente Matarrese che aveva prospettato cuna soluzione "...rispettando le regole e con un po' di buon senso..." Così Van Basten gioca ma la vicenda è tutt' altro che conclusa: resta il nodo di un regolamento sempre più inadeguato nel respingere la possibilità di utilizzare le riprese televisive per arrivare a fare giustizia anche per episodi sfuggiti all' arbitro e ai suoi collaboratori. Questo è il problema che il "caso Van Basten" ha nuovamente sollevato e che la decisione presa ieri dall' avvocato Sergio Artico non affronta. Così la contesa resta aperta e il Milan promette battaglia. Pochi minuti dopo la sentenza il vertice rossonero, per diretto intervento del presidente Berlusconi, ha rilasciato un comunicato che concede poco alla soddisfazione: "Oggi meglio di ieri ma il giocatore è stato comunque ammonito per qualcosa che non ha commesso. Ci daremo da fare in tutte le sedi opportune per cambiare queste regole". L' avvocato Cantamessa era comparso davanti alla Disciplinare accompagnato da Van Basten chiedendo di esaminare fotografie e filmati televisivi oltre che un confronto con il guardalinee e l' arbitro per dimostrare che il giocatore non aveva colpito nessuno. I giudici hanno ascoltato poi hanno proceduto secondo regolamento constatando però che " ...il giocatore colpiva alla fronte un avversario mentre allargava le braccia per divincolarsi, una condotta in cui non si ravvede intenzionalità e tantomeno violenza, e valutata l' assenza di qualsiasi effetto dannoso evoca un significato di comportamento scorretto da sanzionare con lo scatto di due sanzioni".

CAMPIONATO 2006/07

La prova tv assolse Luca Toni e condannò Paci per simulazione in seguito ai fatti accaduti in Fiorentina-Parma del 20 settembre 2006 (arbitro Pieri). Il giocatore del Parma venne squalificato per due giornate per "condotta antisportiva".

Ecco il comunicato del Giudice Sportivo:

"Toni non ha colpito affatto con una gomitata al volto l'avversario così come erroneamente ritenuto dall'arbitro. Paci, invece, dopo un contatto sicuramente non di lieve entità ma altrettanto sicuramente non violento, cadeva riverso al suolo, rotolando e tenendosi il volto tra le mani. Rialzatosi, si toccava ripetutamente il naso, come per verificare un'eventuale epistassi. Il comportamento del difensore del Parma si deve ritenere pertanto gravemente antisportivo per un'evidente simulazione che ha determinato l'espulsione diretta dell'avversario".

RICOSTRUZIONE STORICA A CURA DI ROBERTO VINCIGUERRA