Se sei un giornalista e hai scritto uno sfondone oppure un dirigente che ha fatto una promessa eclatante e non l'ha mantenuta, loro l'hanno notato. C'hanno riflettuto, ti hanno pesato sulla bilancia dell'ironia e c'hanno scherzato su. Sono i ragazzacci di Ruttosport, periodico satirico che strappa più di un sorriso per chi segue le vicende viola e non solo. "In realtà quando siamo nati nel 2010 l'idea era di prendere in giro Tuttosport, quotidiano che segue da vicino le vicende relative al mondo della Juventus, squadra ostile alla nostra Fiorentina" ci racconta Matteo, uno dei cinque fondatori. "Inizialmente avevamo solo una pagina Facebook ma poi, visto che il gioco funzionava, abbiamo aperto un sito e iniziato a scriverci ogni giorno. Insieme a me ci sono Roberto, Guido, Alessio e Alessandro".
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Speciale VN: Ruttosport, satira e punzecchiate nel nome della Fiorentina e della beneficenza
La storia di quattro ragazzacci e del periodico satirico che strappa più di un sorriso tra chi segue quotidianamente la Fiorentina
In un sito così simpatico e volto a generare buon umore c'è però una pagina triste, di dolore, che ha spinto i ragazzi a legare il nome della beneficenza a quello di Ruttosport. Un'impronta indelebile che è alla base del lavoro quotidiano. "Adriano, una delle nostre colonne, ci ha lasciati. Da allora siamo diventati un'associazione culturale senza fini di lucro per aiutare chi ha bisogno. Abbiamo organizzato la socialrun "Guardami ti sento" grazie anche al sostegno del Comune di Firenze, una corsa non competitiva a coppie, sul percorso di 5 km, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà sportive dei non vedenti".
Ma come funziona l'irriverente satirico? Da dove arrivano le illuminazioni che poi diventano punzecchiature? "Conserviamo l'antico spirito di divertirsi fra amici. Ammetto - prosegue Matteo - che di idee ce ne vengono sempre tante e che non fatichiamo a trovare spunti. Tipo quello: "Halloween – Signora di Ponte a Greve risponde “Scherzetto” e Tomovic rinnova per altri 5 anni". E' una soddisfazione partire da situazioni reali per scherzarci su e strappare un sorriso a chi prende troppo sul serio il mondo del calcio.
Nell'era della tecnologia applicata ovunque non è raro che le bufale diventino notizie affermate e che facciano il giro del mondo. "Ci è successo - sorride Matteo - e un caso riguarda la Juventus. Adriano scrisse un pezzo su un bambino che chiamò il telefono azzurro perché il babbo lo voleva portare al centro commerciale con la maglia bianconera. La fanta-notizia venne ripresa da un'agenzia di stampa inglese e da lì ha fatto un giro impensabile venendo tradotta in diverse lingue. Un'altra volta inventammo un virgolettato di Lapo Elkann sul fatto che non temeva i falli duri e che tirava bene in porta: le parole vennero riprese anche da noti siti di informazione italiani e non solo. E non è finita qui perché talvolta accadono vicende ai limite del credibile. Proprio in questi giorni un tifoso viola di Grenoble, in Francia, ci ha inviato una mail perché vuole fare uno stage presso di noi. Adesso dobbiamo inventarci qualcosa per spiegargli la situazione".
Ma le vittime preferite chi sono? "Seguiamo il quotidiano e agiamo di conseguenza, non ce l'abbiamo con nessuno in particolare. A volte punzecchiamo "i braccini" dei Della Valle o qualche giornalista come Luca Calamai o Enzo Bucchioni che stanno al gioco. Non ci è mai capitato che qualcuno si lamentasse e - fa gli scongiuri del caso il nostro Matteo - ci denunciasse. Ci divertiamo anche con politici, ed Eugenio Giani è finito spesso nel nostro mirino. Alla fine però lo invitiamo agli eventi e lui partecipa con entusiasmo". E anche al buffet, starà sogghignando qualcuno in pieno stile Ruttosport.
Nella foto in alto, realizzata da Ruttosport, Stefano Rossi della redazione di Violanews.com e "il pentito anonimo" del satirico che concede l'intervista
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