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Sind. Spezia a VN: “A Italiano è mancato il coraggio di un uomo vero. Domani…”

Italiano

C'è amarezza nelle considerazioni del primo cittadino di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ai nostri microfoni

Federico Targetti

La gara contro lo Spezia ha per Vincenzo Italiano un sapore particolare, lo ha ammesso oggi in conferenza stampa lo stesso tecnico viola: per approfondire questo tema, abbiamo contattato in esclusiva Pierluigi Peracchini, il sindaco della città ligure che con Italiano è sbarcata in Serie A, e che da Italiano si è sentita "tradita" nel corso di questa estate.

Sindaco, grazie per il suo intervento. Cominciamo subito da Italiano, che effetto fa affrontarlo per la prima volta da avversario, dopo quel che è accaduto a giugno? 

Un effetto di amarezza, anche se capisco che la professione viene prima di tutto. Non ha lasciato la città in un bel modo, anche se ha scritto una pagina importantissima della storia della società. E' veramente un peccato. 

"Domani avversario, ma mai nemico degli spezzini". Da spezzino, da primo cittadino di La Spezia, si aspetta comunque contestazione da parte dei tifosi ospiti dopo queste parole di distensione? 

Purtroppo sì. Non ha avuto il coraggio, come un uomo vero, di dire la verità e di scusarsi con la piazza. E poi non ha fatto una bella cosa quando ha detto che qua era sottopagato: quando Angelozzi lo ha portato a La Spezia era uno sconosciuto, allenava a Trapani, ed è stato accolto come un re e come un figlio al tempo stesso. Insieme abbiamo fatto veramente la storia, andando in giro per l'Italia a vincere e a sperare di salire in Serie A. Lo Spezia ha una storia particolare, ha il suo scudetto sul petto sin dalla Seconda Guerra Mondiale, è una piazza speciale e Italiano avrebbe semplicemente dovuto dire la verità e non cose che si sono rivelate bugie, concetti come famiglia, casa. Ha lasciato, a conti fatti, senza una parola.

Lo Spezia ha in comune con la Fiorentina e con sempre più società di Serie A la proprietà americana: che sensazioni le stanno dando i Platek? 

E' una proprietà molto professionale, sono molto attenti e hanno un progetto serio che prevede l'acquisto di cinque società europee nei prossimi cinque anni. Ne hanno già acquistate tre. Non lo fanno solo per passione, ma anche per valorizzare i giovani e creare un business. Gli americani sono capitalisti veri, noi spesso ci facciamo trascinare ma dimentichiamo che il calcio ormai è anche un'industria. 

Sappiamo che anche i Platek stanno cercando di generare ricavi con un intervento sullo stadio, proprio come ha tentato di fare Rocco Commisso: come sta andando? 

Noi abbiamo già fatto la curva Piscina; so che loro stanno definendo il progetto per ampliare la tribuna, un progetto che porterà i posti da 1800 a oltre 5000, a giorni vedremo le prime documentazioni. 

Per concludere e salutarla, che Spezia ci possiamo aspettare domani al Franchi? 

Beh, è come Davide contro Golia, abbiamo avuto una decina di indisponibili in pochi mesi. Motta sta facendo miracoli, abbiamo giocato alla pari contro Juventus e Milan nonostante tutto. Non dovevamo perdere contro la Sampdoria e abbiamo sprecato moltissime occasioni contro il Genoa. E' una squadra che farà bene quando recupererà i titolari. Domani, ripeto, è un confronto impari, ma come sempre noi cercheremo di onorare la maglia dello Spezia. 

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