Un'altra prova da non fallire. Sampdoria-Fiorentina e Milan-Catania, (anche) da qui passa la Champions con l'esodo di tifosi viola a Genova. Violanews.com ha contattato l'ex portiere Giuliano Sarti per un commento su queste ultime giornate.
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Lotta Fiorentina-Milan, chi ha il calendario più facile?
“Sulla carta il Milan ma poi in realtà non possiamo fare pronostici perché le ultime giornate fanno parte di un altro campionato, quello delle motivazioni e di arrivare ad un grande traguardo. Io vedo la Fiorentina prontissima per giocarsela, credo nella Champions”.
Samp-Fiorentina è una gara da non fallire...
“Adesso sono tutte importanti, è il destino di chi insegue. La Sampdoria è una buona squadra ma la Fiorentina può vincere, il Milan invece rischia col Catania: gli etnei sono veloci, frizzanti, fanno paura. E questo Milan non mi sembra in grande forma, anche se rientrerà Mario Balotelli”.
Cos'è successo nell'intervallo di Fiorentina-Torino?
“(Ride ndr) Probabilmente i giocatori si sono addormentati... Credo che sia fisiologico sul 3-1 pensare di aver vinto la partita, per come stava giocando la Fiorentina: però finché rimane un'idea in testa va bene, il problema è se la squadra in campo è molle, così come è successo domenica. Per fortuna ci ha pensato Romulo, ma se la Fiorentina vuole andar in Champions non deve mai più commettere questi errori. Spesso, in questa stagione, la squadra di Montella ha buttato via tanti punti, che adesso costano cari”.
Capitolo portiere, si avvicina il momento di prendere una decisione su Viviano...
“Sì, molto dipenderà dalla salvezza o meno del Palermo. Viviano non ha fatto una grande stagione, anzi direi che la sua annata è deludente ma se vediamo il mercato dei portieri – Handanovic e Buffon a parte – ci sono altri affari in giro? Secondo me no, dunque per questo lo riscatterei, magari cercando di avere uno sconto dal Palermo”.
Sampdoria-Fiorentina è anche la sfida Delio Rossi- Adem Ljajic.
“Si è detto tanto su questo episodio, Rossi è stato criticato da tutti ma io continuo a rimanere di un'idea: Ljajic l'anno scorso era poco più che un bambino, ha commesso diversi errori e forse ha mancato di rispetto a Rossi. A volte una lezione fa bene, poi possiamo essere d'accordo sul fatto che è stata sbagliata la modalità, se fosse successo nello spogliatoio nessuno ne avrebbe parlato. Penso al risultato finale: da quel giorno Ljajic è cambiato e dunque forse il gesto di Rossi è stato decisivo...”.
Da un Rossi all'altro: quanto può essere determinante il rientro di Giuseppe Rossi?
“In questa stagione non possiamo fare affidamento su di lui, ha avuto due infortuni gravissimi, è stato fermo per molto tempo e dunque non possiamo chiedergli miracoli. La sua potenzialità verrà fuori – spero – il prossimo anno, ma sempre con una base accanto perché sarebbe a mio parere un errore affidare tutto il reparto offensivo ad un giocatore che avrà bisogno di dimostrare con continuità di stare bene e di essere recuperato al 100%”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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