È, o per lo meno potrebbe essere, un’occasione d’oro per Arthur Cabral. L’attaccante arrivato dal Basilea con i crismi del nuovo bomber principe viola, per adesso, ha ampiamente deluso le attese, per via di un macroscopico ritardo di condizione. Un gol con il Sassuolo da subentrato, piuttosto estemporaneo, non è sufficiente, non può esserlo fino a questo momento. Piatek, sebbene non sia neanche lontanamente l’attaccante giusto per il calcio di Italiano, era fisicamente a posto e ha trovato pure la via del gol un discreto numero di volte, mentre il collega brasiliano lavorava al centro sportivo per recuperare lo svantaggio in tempo per lasciare un segno sul campionato in corso. Ebbene, la sosta ha giocato a favore di quest'ultimo ben oltre quel che ci si poteva aspettare.
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Salviamo Cabral e cavoli
Le condizioni di Piatek potrebbero dare modo all'attaccante brasiliano di portare un contributo importante al finale di stagione della Fiorentina
Patriottico pistolero
Si dà il caso, infatti, che Piatek si sia procurato in Nazionale una brutta lacerazione sopra il tendine d’Achille, una cosa abbastanza seria anche se non compromettente, ma visto che tra due giorni la Polonia sfiderà la Svezia per accedere al Mondiale di Qatar 2022, il pistolero è intenzionato a forzare per esserci. Con buona pace di Italiano, che rischia di perderlo davvero in caso di ricaduta. Ecco allora che domenica, contro l’Empoli all’ora di pranzo, potrebbe essere il momento di Cabral, che non gioca titolare dal 5 febbraio (Fiorentina-Lazio 0-3). Del resto, tutti quei gol segnati in Svizzera non possono essere soltanto numeri su un tabellino…
Mantra
“Salvare capre e cavoli” è un modo di dire che significa salvaguardare due esigenze all’apparenza inconciliabili. Come, esempio del tutto casuale, andare in Europa e incassare una cifra congrua dalla cessione di Vlahovic. "Salviamo Cabral e cavoli", allora, oltre ad essere un calzante gioco di parole, diventa il motto di questo finale di stagione in chiave viola, su più livelli di lettura: salviamo la prima parte di 2022 del centravanti brasiliano, certo, ma salviamo soprattutto, magari grazie a qualche suo gol, la seconda parte di campionato della Fiorentina, che ha rischiato, sta rischiando in nome di un sacrosanto e massiccio guadagno, di gettar via una stagione avviata verso grandi soddisfazioni.
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