Anselmo Robbiati a Firenze c'è rimasto. Nonostante l'arrivo funesto causato dalla retrocessione. Da giocatore prima, da uomo di mercato poi. Sì, perché Spadino, come lo chiamavano i tifosi viola, ha appeso le scarpe al chiodo dal 2009 giocando l'ultima partita con la maglia del Figline, e qui è rimasto prima da vice allenatore, quindi da direttore sportivo. Siamo andati ad intervistarlo a proposito di quanto sia difficile, ma bellissimo, mantenere in piedi una scuola calcio, proprio in questi giorni che torna a Firenze il suo compagno di squadra Gabriel Omar Batistuta:
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La parte più dura del lavoro?
"I genitori chiedono molto dalla scuola calcio per i propri figli, noi cerchiamo di ascoltarli il più possibile capendone le esigenze e le difficoltà. Siamo sempre alla ricerca del confronto con i genitori perché a volte pretendono anche troppo dai figli, bisogna imparare a confrontarsi con loro e noi ci stiamo riuscendo".
Tu che sei stato anche vice di Leonardo Semplici, attualmente mister della Fiorentina Primavera, vedi parecchio divario tra i ragazzi e la prima squadra?
"Sicuramente la differenza tra i settori giovanili e le prime squadre è rilevante, c'è un bello scalino. Sarebbe interessante vedere una serie B formata dalle giovanili delle società di A, sul modello spagnolo. Rimane il fatto che alcune società hanno più coraggio di altre a far debuttare i propri ragazzi in serie importanti come la A, e la Fiorentina è una di queste. Un ragazzo ha bisogno di continuità e diventa difficile coniugare obiettivi di livello e giovani da far emergere pian piano. C'è chi si abitua meglio andando in prestito per qualche anno".
Meglio far crescere un giovane nel proprio vivaio o mandarlo in prestito?
"Se il ragazzo non è pronto per stare in prima squadra dobbiamo dargli la possibilità di crescere: non ci sono solo gli allenamenti, ma anche a soprattutto le partite di domenica e secondo me mandare un giovane a giocare può far altro che bene"
Con i giovani come Matos la Fiorentina cosa dovrebbe fare per esempio: secondo te il metodo adottato da Montella di farli integrare pian piano funziona?
"Ho visto che ha fatto qualche gol, si vede che il ragazzo ha qualità importanti, bisogna capire se può restare nel contesto viola o dargli l'occasione di andare in una società piccola, farsi esperienza e magari tornare alla Fiorentina quando sarà più pronto. Comunque Montella lo ha usato più volte in Europa League e non mi sembra abbia sfigurato, anzi. Il contesto dei gironi di Coppa facilita l'ingresso dei giocatori che giocano meno".
A proposito di Europa League, la Fiorentina è candidata alla vittoria della Coppa?
"I viola hanno le potenzialità per stare tra le prime, vincerla è difficile. Arriveranno le squadre eliminate dalla Champions e sarà difficile tenerne il passo. La Fiorentina ha ricambi validissimi, quest'anno ha avuto un po' di sfortuna con l'infortunio di Gomez, poi di Ilicic. I giovani come Matos, Bakic, Alonso devono crescere per avere la capacità di entrare a partita in corso, ma non è facile. E' una caratteristica che viene dalla continuità".
In campionato invece?
"La Fiorentina è stata bravissima a gestire l'infortunio di Gomez, Rossi sta facendo un grande campionato, Cuadrado è sempre tra i migliori. Ha perso un'occasione a Udine, ma ce ne sono altre da sfruttare, questa squadra è tra le primissime del campionato".
Ecco il video dell'intervista con il saluto finale al compagno di squadra, Batistuta:
CHIARA BAGLIONI
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