Ci siamo, domani sera riparte la vetrina europea in cui la Fiorentina ha sempre fatto la sua parte in maniera più che egregia arrivando molto spesso molto in alto senza però mai toccare i vertici sognati da tifosi e società.
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Riparte l’Europa League tra speranze e turn over
Considerazioni in libertà alla vigilia dell'esordio.
La corsa è piuttosto lunga e non dobbiamo farci prendere dall'affanno di essere sempre in testa al girone per poter avere un occhio di riguardo nella fase successiva.
Dico questo perché il primo impegno stagionale è anche quello più complicato considerato che il Basilea ha sempre vinto in campionato e non ha mai perso se prediamo in esame anche le altre partite, Europa compresa.
Oggi molti giornali enfatizzavano il montepremi decisamente più allettante della competizione che è ancora distante da quello della Champions League, ma potrebbe dare una mano a gestire al meglio i conti societari che i Della Valle vogliono sempre in ordine.
Tutto vero, tutto interessante anche se poi fra qualche giorno, o forse qualche settimana, ripartirà il dilemma se sia giusto privilegiare il campionato oppure la Coppa, se il turn over debba essere minimo oppure imponente. A giudicare da queste prime battute della stagione Paulo Sousa non vuole tenere in disparte nessun giocatore della rosa anche se finora si è giocato solo in campionato.
Ma non si tratta solo di questione fisica che il tecnico lusitano ed il suo staff curano minuziosamente, si tratta anche di dare le giuste motivazioni ad atleti che altrimenti potrebbero pensare di essere semplici ruote di scorta e non elementi determinanti per l'intera stagione. Invece pare che Sousa consideri tutti più o meno alla stessa stregua per far si che la squadra non arrivi spompata nel momento topico della stagione.
Ma sto correndo un po' troppo con la fantasia facendomi prendere dal tifo e dalla voglia di vedere un trofeo nella bacheca di ACF Fiorentina. Torno dunque subito sulla Terra e penso a domani sera, a questo Basilea che è alla portata dei viola, ma che rappresenta solo il primo scalino di una lunga arrampicata.
Chiedo alla squadra di impegnarsi come sempre, ma Sousa in questo è stato chiaro, e ai tifosi di sostenere come hanno sempre fatto la squadra. La strada è lunga e tortuosa come la canzone dei Beatles (la meravigliosa The long and winding road), domani deve essere solo la prima strofa. Ma sono sicuro che squadra e tifosi insieme arriveranno a fare un bel coro.
In bocca al lupo Fiorentina.
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