di Alessandro Rialti
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Rialti: “Non sono d’accordo con Andrea tranne quando…”
Alessandro Rialti commenta per Violanews le parole di Andrea Della Valle
Premetto di non essere d’accordo con alcune e importanti considerazioni fatte da Andrea Della Valle nell’intervista fatta giovedì mattina all’interno del centro sportivo viola.
Non sono d’accordo per esempio a considerare fatta bene all’ottanta per cento la campagna acquisti di gennaio. Non è così e lo sa anche il presidente perchè l’uomo che voleva assolutamente Sousa, un forte difensore, non è arrivato e il difensore, normalissimo, che è stato preso ad oggi non ha potuto fare neppure un allenamento.
Non sono d’accordo nel valutare come una minoranza la parte dei tifosi che si è riconosciuta nello striscione esposta qualche tempo fa nella curva Fiesole. Nessuno sa esattamente quanti sono i tifosi insoddisfatti della linea della Proprietà viola, però so che la curva Fiesole è importante, molto importante. Sicuramente non è una realtà minoritaria e tanto meno trascurabile.
Non sono nemmeno d’accordo che investire voglia dire automaticamente fare un «bagno di sangue». Esistono momenti in cui fare un passo in più può darti vantaggi formidabili.
Però sono assolutamemente d’accordo con una parte importante, decisiva, del cuore dell’intervento di Andrea Della Valle, quando aggredisce con decisione la parola «rassegnazione». Era l’ora. Il campionato non è finito ed è giusto lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Ed è questo il messaggio che deve arrivare alla squadra. Con decisione, senza mezzi termini. Alla squadra e pure a Paulo Sousa.
Niente è stato fatto e tutto può essere ancora conquistato. Alla fine la valutazione decisiva, il processo, se necessario. Mettendo sulla bilancia di ciascuno successi e insuccessi. Per tutti, anche per la società.
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